Perplessità sull'allestimento scenografico, ma sostanziale apprezzamento del cast vocale e dell'orchestra del Teatro Verdi di Trieste, in un Elisir donizettiano guidato con maestria dalla bacchetta di Bruno Aprea.

Il Racconto di Natale di Galante ha saputo evitare le manfrine tipiche del "è natale, siamo tutti più buoni". Anzi, la musica non era di certo "orecchiabile", tanto che qualche bambino chiedeva continuamente "ma quando finisce?" Comunque ben strutturata, l'opera ha scontato una tessitura vocale un tantino ostica che ha criptato un poco il testo del libretto di Dario e Lia Del Corno. Boccadoro ha fatto il suo dovere. Libera da stereotipi natalizi e efficace la regia di Esposito. Teatro gremito, tanti bambini e moltissimi applausi alla fine.

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Scelta coraggiosa, con un testo difficile e una compagnia vocale di prim'ordine

"Si", l'operetta di Mascagni è tornata a Vienna in una bella esecuzione musicale ed in una velleitaria messinscena

"Confessions of Zeno" è un lavoro teatral/musicale firmato dal regista sudafricano William Kentridge e dal compositore (sudafricano/irlandese) Kevin Volans, il cui testo è un'estratto da "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo.

Buon cast per un "Don Giovanni" dai ritmi alquanto allentati. Il direttore Julian Kovatchev ha puntato essenzialmente su una lettura lirica mentre il regista Francesco Esposito ha dovuto lavorare bsu un impianto scenico fisso rinunciando a momenti di grande coralità.

Prima esecuzione mondiale de "La memoria perduta" di Scogna: ma è una novità di dieci anni fa.

Il grande Seiji Ozawa, per la prima volta sul podio di un'opera a Firenze, trascina cast, coro e orchestra in un'esecuzione memorabile del "Peter Grimes" di Benjamin Britten, con Philip Langridge nel ruolo del titolo e la maiuscola Christine Goerke come Ellen

È andata in scena la tragedia contemporanea dell'identità divisa, rappresentata dalla Medea "dai tre volti" di Euripide. Il teatro di Guarnieri è estremamente scarno, fatto esclusivamente di simboli evocatori. L'impervia parituta è stata ben eseguita da orchestra, coro e voci soliste.

Nicola Luisotti ha firmato una eccellente edizione di "Oberto conte di San Bonifacio". L'opera d'esordio di Verdi ha inaugurato la stagione lirica del Carlo Felice all'insegna dei giovani. I protagonisti arrivavano infatti dall'Accademia di Perfezionamento per cantanti lirici della Scala. In evidenza Anja Kampe (Leonora) e Giovanni Battista Parodi (Oberto). Più discutibile la regia di Pier'Alli.

Antonio Pappano continua la sua prima stagione al Covent Garden con una nuova produzione di Wozzeck, accolta trionfalmente da un pubblico entusiasta.

A Trieste, "Big Bang Circus" di Ambrosini porta una storia della creazione del mondo affrontata con profondità e ironia, giocando sulle potenzialità di un originale linguaggio musicale.

Terzo e ultimo spettacolo del Teatro lirico Sperimentale di Spoleto, la Manon Lescaut sarà portata nel circuito lirico regionale dlel'Umbria

Senza divi, senza trita retorica, ma non senza effetto

Il Servo Padrone: dopo il capolavoro pergolesiano, il sequel di Aldo Tarabella e Valerio Valoriani per Bazar Opera Festival completa il celeberrimo intermezzo settecentesco, alla ricerca delle molte anime e tradizioni della comicita' italiana

La regia di Elijah Moshinsky, la direzione di Edward Downes ed un ottimo cast vocale non riescono a redimere quello che rimane un lavoro minore all'interno del canone verdiano

Marco Minkowski torna al Palais Garnier con "Giulio Cesare". Un'esecuzione attenta alle fonti. Mentre la regia è essenzialmente fumettistica: molta cartapesta e gas da teatro di boulevard

Con i giovanissimi cantanti dello Sperimentale un Don Pasquale esilarate

Il Teatro del Maggio inaugura con una "Manon Lescaut" pucciniana rispolverando un vecchio e fortunato allestimento del Massimo di Palermo, affidando la regia ad un figlio d'arte, Pier Francesco Maestrini, e il podio ad uno dei direttori più amati dai melomani, Daniel Oren. Fiorenza Cedolins attesa ed applaudita protagonista.

Prima esecuzione moderna del Filosofo di campagna di Galuppi-Goldoni in edizione conforme all'originale

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