Un buon allestimento di Z Mrtvého Domu (Da una casa di morti), solido soprattutto nelle parti vocali principali, è stato il secondo titolo in stagione per il Teatro Real. Regia scene e costumi hanno sorretto con pulizia la drammaturgia, mentre l'orchestra (diretta da Marc Albrecht) ha mostrato alcuni momenti di fatica.

Il Massimo di Palermo inaugura la stagione 2005-2006 con "Re Ruggero" di Karól Szymanowski, opera senza dramma che intreccia mito e visione religiosa

Proiezione in anteprima assoluta al Torino Film Festival del film biografico "Walk the line", che il regista James Mangold ha dedicato a Johnny Cash, cantautore degli albori del rock

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Al Piccolo Regio di Torino la nuova opera da camera per bambini di Aldo Tarabella, con i pupazzi disegnati da Altan: bella l'iniziativa promossa dal Cidim, non altrattanto riuscito il lavoro, sia nella scrittura che sul piano musicale. Ma ai bambini è piaciuta.

Torna la lirica al Chiabrera di Savona dopo i lavori di restauro. Successo dell'Aida di Zeffirelli proposta in coproduzione fra l'Opera Giocosa e la Fondazione Sarturo Toscanini.

Coreografie orientali, luci magiche e autenticità drammatica producono una splendida Madama Butterfly all'English National Opera.

Un regista di classe, un direttore mozartiano di lungo corso, un cast di livello complessivamente elevato: ma il risultato è un "Ratto dal serragglio" un po' spento.

Concerto-performance di Meira Asher e Guy Harries all'Hiroshima di Torino, dopo l'ospitalità al REC di Reggio Emilia: elettronica e suoni artificiali per denunciare orrori dell'umanità

La prima nuova produzione della Staatsoper di Vienna propone un dittico formato da due opere che poco o niente sembrano avere in comune. Anche nelle scelte di regia e nel cast ci si muove in due universi quasi paralleli.

Continua l'esplorazione di WIlson dell'universo del Ring. Si conferma eccellente l'Orchestre de Paris. Un trionfo per Mihoko Fujimura nei panni di Fricka.

Con Das Rheingold comincia l'impresa voluta dall'attuale direzione dello Châtelet: tutto il Ring entro la fine dell'anno. Robert Wilson rivela sin dalle prime scene il suo modello: il teatro giapponese.

Pappano sbalza nel dettaglio ogni episodio di una partitura emblematica, che affronta il tema oggi attualissimo del pacifismo. L'orchestrazione, gli scarti dinamici, gli andamenti ritmici si susseguono via via morbidamente o seccamente, in piani e situazioni sonore diversissime: una scelta che trova espressione anche nella posizione del coro di voci bianche, dislocato nel corridoio che sovrasta l'ultima galleria del pubblico in alto dietro l'orchestra. Tutti elementi che concorrono a sottolineare come la pluralità di linguaggi di Britten non sia eclettismo, ma funzionale a un preciso disegno etico ed estetico. Un approccio fluido e di grande raffinatezza intellettuale, a cui i complessi di Santa Cecilia rispondono con una prova musicale d'eccezione.

Delude la prima ripresa moderna dell'oratorio "Il giardino di rose", una rarità di Alessandro Scarlatti, ieri sera all'inaugurazione della stagione cameristica di Santa Cecilia.

Una suggestiva commistione tra pianoforte ed elettronica con l'aggiunta, tutt'altro che secondaria, anzi centrale almeno quanto la musica, delle immagini.

In prima assoluta, quest'atto unico segna il debutto di Lidia Ravera come librettista: ha fatto di Jekyll una donna che cerca di trasformarsi in uomo, forzando la propria natura e diventando un mostro. Alessandro Sbordoni ha scritto una musica moderna, semplice, efficace.

Piace sul piano musicale il "Don Giovanni" di Mozart che inaugura la stagione del Carlo Felice. Perplessità per la regia di Livermore.

Torna al Théâtre des Champs-Elysées l'opera Le nozze di Figaro con la regia di Jean-Louis Martinoty. Alla guida di Concerto Köln, troviamo Evelino Pidò. Un ottimo cast aggiunge un'indiscussa qualità a questa produzione. Spicca il fortepianista Nicolau de Figueiredo.

Dopo 44 anni (interrotti dall'esecuzione concertistica diretta da Sinopoli nel 1999) è tornato all'Opera Das Rheingold in un'esecuzione interessante e innovativa, perfino esemplare in alcuni aspetti.

Personaggi tridimensionali di Moschopoulos e minimalismo di Fotopoulos.

In un musical, direi, atipico, sono state messe in scena le vicende grottesche del cane-uomo raccontate da Bulgakov nel celebre racconto censurato dalla polizia sovietica. Risultato piuttosto godibile, con qualche elemento ancora da registrare.

E' impossibile ricondurre Goebbels a un'ispirazione stilistica unitaria: la sua musica è un organismo multisfaccettato, che fonde il tessuto orchestrale con le melodie di una kora o con i suoni di un campionatore. Goebbels fa un uso 'figurativo' – potremmo dire – di questi materiali, recuperando in molti momenti anche un'esposizione tonale che non ha mai carattere di retroguardia.

Successo al Teatro Regio di Troino per "Aida" con la regia di William Friedkin fedelissima al testo verdiano

Keith Warner continua al Covent Garden la sua lettura ironicamente ambigua della tetralogia wagneriana

Ospiti dell'Accademia di Santa Cecilia, Maurizio Pollini, l'Orchestra del Festival Lucerna e Claudio Abbado, trionfano all'Auditorium di Roma con il Concerto per pianoforte di Schumann e la Sinfonia n. 7 di Mahler

Blacher e Harding si inseguono in una brillante esecuzione del Concerto per violino di Elgar: lo spirito del Lucerne Festival arriva nella capitale.

Lorin Maazel concerta e dirige la serata di gala per l'inaugurazione del Palau de les Arts "Reina Sofia" di Valencia, con Angela Gheorghiu, Roberto Alagna, Carlos Alvarez un'orchestra di 101 musicisti originari della città.

The Beggar's Opera inaugura il II anno della nuova stagione lirica di Bari e ispira un corso (Lingue,Storia della Musica, Prof. Moliterni) che dimostra la possibilità di unire vita teatrale e vita studentesca.

Nella Cattedrale di Pisa l'Ex Novo Ensemble ha eseguito il "Quatuor pour la fin du temps" di Messiaen dedicato a Sergio Sablich

The Sinking Of The Titanic di Gavin Bryars, al Teatro Malibran di Venezia per la Biennale, è una musica di un tempo sospeso, lontano, che galleggia sull'oceano nella sua ostinata risacca armonica, una musica che si mantiene su un'atmosfera sommessa, evitando didascaliche evocazioni sonore della castastrofe, ma non un senso diffuso di noia.