Il Brasile italiano di Sandy Müller

A Roma la presentazione in concerto del nuovo album "Falsa rosa"

Recensione
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Fai la tua parte Roma
08 Febbraio 2010
In italiano e in portoghese? Potrebbe essere un'idea, ma la musica di Sandy Müller pare essere legata molto più al modello brasiliano che agli stilemi nostrani. Italo-brasiliana per origini, un'infanzia trascorsa a Roma - «sono vissuta nell'ambasciata brasiliana della vostra capitale, piazza Navona era una delle mie mete preferite» - e il desiderio profondo di unire due mondi musicali in un album discografico: è nato così "Falsa rosa", terzo album di Sandy, presentato ieri sera al Teatro Quirino in un concerto arricchito dalla presenza di una band di indubbio valore artistico. Poche concessioni alla coreografia - la Müller rimane immutabilmente al centro del palcoscenico - forse a sottolineare il carattere intimo dei brani eseguiti. Dal candido personaggio femminile di "Rosa morena" all'utopia di "O homem do futuro", passando per la rivisitazione di "Balla balla ballerino" del nostro Dalla, la giovane artista espora l'universo espressivo della musica sudamericana, in bilico tra samba e bossa nova, con una forte tentazione verso il jazz: i risultati, pur non brillando per originalità, possiedono una loro intrinseca piacevolezza. "Falsa rosa" è un doppio compact, l'uno propone in portoghese quello che l'altro ripropone in lingua italiana. Tuttavia questa idea dell'universalità della musica non convince completamente applicata a "Falsa Rosa": ai frenetici ritmi delle percussioni di Marcus Acauan e Neney Santos, alla malinconia della chitarra di Claudio Pezzotta e, soprattutto, alla voce di Sandy, si addice molto più il testo portoghese. Ed è stata probabilmente proprio l'atmosfera brasiliana che si respirava ieri - vista la minima presenza di canzoni in italiano - a creare le premesse per il successo che il pubblico ha riservato a Sandy.

Interpreti: Sandy Müller - Voce Claudio Pezzotta - Chitarra Emilio Merone - Pianoforte Guerino Rondolone - Basso e contrabbasso Alessandro Paternesi - Batteria Marcus Acauan - Percussioni Neney Santos - Percussioni Zè Galia - Cavaquinho Nico Gori - Clarinetto e Sax.

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