Il vecchio Falstaff non cambia mai

L'ultima opera di Verdi ha inaugurato la stagione lirica romana.

Recensione
classica
Teatro dell'Opera Roma
Giuseppe Verdi
23 Gennaio 2010
L'Opera aveva in magazzino una produzione di Falstaff firmata da Franco Zeffirelli, risalente al 1963 e ripresa varie volte: questa nuova produzione ripete con pochi cambiamenti la scenografia e la regia di quasi mezzo secolo fa, compreso l'arrivo di Nannetta nel bosco di Windsor su un cavallo bianco, che è un bell'effetto ma più adatto al Principe Azzurro che alla Regina delle Fate. Allora era stato giudicato un grande spettacolo (contribuivano Giulini, Gobbi, Capecchi, Ligabue, Barbieri, Alva, ecc.!!!) mentre ora le scene appaiono un po' polverose e la recitazione non perfettamente messa a fuoco, con gli interpreti che talvolta ricorrono alla solita gestualità generica. Comunque molto meglio dell'indigesta Traviata che Zeffirelli ha proposto il mese scorso. Il settanteseienne Renato Bruson è l'interprete ideale di questa tragicommedia della vecchiaia e riesce ad esprimerne magistralmente la combinazione di ridicolaggine e dignità, comicità e patetismo. Resterà un grande cantante, finche avrà un filo di voce, ma ormai quel momento sembra giunto... però ecco che con uno scatto d'orgoglio Bruson ringiovanisce nel duetto con Ford, per non sfigurare al confronto col collega baritono Carlos Alvarez, che da parte sua evita signorilmente di far pesare la sua giovinezza vocale: è uno dei momenti migliori della serata. Anche l'orchestra bada a non coprirlo: è una conseguenza naturale della direzione equilibrata ma anche pallidina di Asher Fisch, che però ha il merito di non trasformare l'elegante vivacità dell'orchestra dell'ultimo Verdi in un chiacchiericcio gesticolante che raddoppi in modo stucchevole parole e gesti dei personaggi. Bene il quartetto femminile, così così gli altri. Il pubblico mondano dell'inaugurazione approva ma non si spella le mani.

Note: Nuovo allestimento

Interpreti: Renato Bruson, Juan Pons, Alberto Mastromarino, Ruggero Raimondi (Falstaff); Carlos Alvarez, Luca Salsi, Pierluigi Dilengite (Ford), Taylor Stayton, Leonardo Caimi (Fenton); Mario Bolognesi (Cajus); Patrizio Saudelli (Bardolfo), Caro Di Cristofaro (PIstola); Myrtò Papatanasiu, Serena Farnocchia, Mina Yamazaki (Alice); Laura Giordano, Serena Gamberoni, Gladys Rossi (Nannetta); Elisabetta Fiorillo, Rossana Rinaldi (Quickly); Francesca Franci (Meg)

Regia: Franco Zeffirelli

Scene: Franco Zeffirelli

Costumi: Maurizio Millenotti

Corpo di Ballo: Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell'Opera

Coreografo: Carla Fracci

Orchestra: Teatro dell'Opera

Direttore: Asher Fisch

Coro: Teatro dell'Opera

Maestro Coro: Andrea Giorgi

Luci: Agostino Angelini

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