Canta la Turturro family
Le “Fiabe italiane” di Calvino nella produzione dello Stabile di Torino
Recensione
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Ovviamente la cosa più bella di questo progetto del Teatro Stabile di Torino sulle “Fiabe italiane” di Italo Calvino è che ci abbiano portato da New York John e Aida Turturro, e anche la famiglia di John. Aida, per i fans del serial cult HBO “Sopranos”, è la sorella di Tony Soprano alias John Gandolfini. Ma è bello vedere una sfaccettatura della bellissima stagione italiana di John Turturro, in attesa di vedere il suo docufilm “Passione”, dedicato alla canzone napoletana. L’eccentrico, sulfureo attore italo-americano qui è anche regista di un riduzione di alcune fiabe della raccolta, sceneggiate con Katherine Borowitz (sua moglie e pure attrice qui), Carl Capotorto e Max Casella. Interessante, in vista del 150° dell’Unità d’Italia, è vedere come un italo-americano percepisca dalla sua nuova cultura americana una nostra identità nazionale, impastata di Sud e di Nord, di furbizia e di miseria, di paura della morte e di improvvise fortune, di sesso e inganni boccaceschi. Max Casella dai nastri di Lomax ha proposto alla Paranza del Geco di interpretare in scena alcune canzone popolari della tradizione. Le cantano benino Aida e altri attori, mentre la Paranza, con intonazioni spesso imbarazzanti, si riduce a una specie di sottofondo di graziose sonorizzazioni di uno spettacolo simpaticamente privo di tempi e ontologia di regia teatrale. Siamo di fronte a una strana mega-produzione di teatro per ragazzi troppo lunga e verbosa per dei ragazzi. Ma c’è John Turturro, baby!
Interpreti: John, Aida, Diego Turturro, Katherine Borowitz, Max Casella, Richard Easton, Aurora Quattrocchi, Jess Barbagallo
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