Secondo e ultimo allestimento operistico del Festival Verdi 2004, "Il corsaro" del Regio di Parma ha presentato uno spettacolo piacevole, riuscendo a sottolineare l'interesse per un Verdi "minore".

L'allestimento della Neuköllner Oper di Berlino rinuncia del tutto a interpreti femminili, rivisitando la partitura mozartiana alla ricerca del senso dell'amore.

Come già successo più volte in conclusione della stagione dell'Orchestra della Toscana, Ort e Orchestra Giovanile Italiana hanno mescolato i propri ranghi per Mahler: una Sesta portata al miglior successo dalla direzione salda e serrata di Roberto Abbado

Trionfale ritorno di Claudio Abbado a Berlino, con l'orchestra di cui è stato per dodici anni direttore musicale. Una serata di emozioni indimenticabili, vissute dal pubblico e dai musicisti con commossa partecipazione, a confronto con le visioni siderali di Frank Martin e con le tragiche epifanie di Gustav Mahler.

Dialogo teatrale con 9 canti, Banjaminovo, su un debole testo di Franco Marcoaldi, convince la musica di Vacchi, ben diretta da Fabio Maestri alla testa di un quintetto d'archi del S. Carlo di Napoli.

Madama Butterfly al Gran Teatro all'aperto di Torre del Lago a cento anni dalla prima a Brescia con Placido Domingo sul podio

La messinscena proposta questa sera, ha completamente ignorato la sostanza della "romantiche oper" di von Weber/Kind. La musica nel frattempo fluiva proponendo la sua "scenografia sonora" (indubbiamente dissonante con quella realizzata sul palco, da ascoltare ad occhi chiusi) efficacissima grazie anche agli interpreti.

La prima esecuzione austriaca della Berenice di Staud non convince del tutto, ma lascia intravedere interessanti temi per lo sviluppo futuro del lavoro del giovane compositore austriaco.

Molto successo per l'Idomeneo del Maggio Musicale Fiorentino, con il pubblico conquistato dalla visualità elegante ed astratta dello spettacolo firmato da Graham Vick e dalla conduzione musicale vibrante e seducente di Ivor Bolton. Spicca per intensità ed eleganza Monica Bacelli, Idamante; più affaticato Bruce Ford nel disbrigare le agilità del ruolo del titolo.

L'elegante Arabella di Karita Mattila seduce il pubblico londinese con un'interpretazione delicatamente calibrata.

Una produzione incantata apre la stagione dei settant'anni di
Glyndebourne, ma lo spettacolo non va al di la' del letterale.

Bach, Szymanowsky e Chopin per lo straordinario recital del pianista polacco al Bologna Festival

Liberovici e Nove firmano la soap opera musical ispirata a Voltaire, inventando un viaggio virtuale nel mondo del marketing odierno, in cui la guerra serve a mantenere la pace e a sviluppare il mercato.

Lele Luzzati, Aquiles Machado e Svetla Vassileva sono stati i brillanti protagonisti dell'"Elisir d'amore" messo in scena dal Carlo Felice. Di Luzzati è stata riproposta la ormai storia scenografia dalle atmosfere fiabesche. Brillanti i due giovani artisti rispettivamente nelle parti di Nemorino e della vivace Adina.

Una "Carmen" tradizionale, che abbondava di una ben nota couche veristica ispirata all'eterna Spagna, tinta di colori, costumi ed elementi da cartolina.

Omaggio ad un'Europa allargata attraverso una coproduzione che coinvolge Polonia, Olanda e Italia per questo allestimento de "Les Indes Galantes" diretta con esperienza e gusto da Frans Brüggen a Ferrara. Scene funzionali e musica in primo piano per un successo ampiamente meritato.

Al Comunale la prima in edizione critica del Singspiel schubertiano con i dialoghi reinventati da Vincenzo Cerami

Alexander Lonquich e l'Orchestra da Camera di Mantova hanno iniziato per l'Accademia Filarmonica Romana il ciclo degli ultimi quattordici concerti per pianoforte di Mozart, che tra il 2005 e il 2007 replicheranno in altre istituzioni concertistiche italiane.

Eduardo Notrica e l'Ensemble Musica della Corte, insieme a sei voci soliste di vario assortimento qualitativo, hanno proposto con discreto successo in prima italiana l'opera di soggetto allegorico Los Elementos, di Antonio de Lliteres. Responsabile degli spettacoli della corte borbonica a Madrid, Lliteres sintetizza le diverse tradizioni musicali nazionali, con un occhio di riguardo verso quella italiana.

Cecila Bartoli non si risparmia: diciotto pezzi che abracciano tutta l'età del barocco, per una dimostrazione impressionante di padronanza tecnica e sensibilità interpretativa.

Perfezionismo ed estrema attenzione al suono nel primo concerto di sir Simon Rattle in Italia con i Berliner Philharmoniker

Il Festival Verdi 2004 si è aperto con una nuova produzione del "Simon Boccanegra" che, all'imponenza dell'impianto scenico, ha saputo unire un dato musicale dall'adeguata intensità. Il regista Hugo De Ana ha offerto una lettura efficace e Bruno Bartoletti che ha messo tutta la sua esperienza alla guida del coro e dell'Orchestra del Teatro Regio. Applausi alla fine.

Il Covent Garden offre un palcoscenico ai giovani artisti del Vilar Programme nella prima produzione alla Royal Opera House de "The Rape of Lucretia" di Britten.

David Alden mette in scena l'opera di Berg a Monaco, con una lettura grottesca, e richiami all'America anni Cinquanta, alla Pop art, al mondo dei media. Perfetta Margarita De Arellano nel ruolo della protagonista

Esecuzione esemplare, rigorosa e fantasiosa insieme, con il Concerto Italiano di Alessandrini e dodici solisti che eseguono i cori a parti reali.

Boulez a Parma in occasione dell'inaugurazione del Reggio Parma Festival 2004 – e in omaggio all'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare – ospitato al "Paganini" con il "suo" Ensemble Intercontemporain e con un programma che proponeva brani di Donatoni, Petrassi, Berio, oltre ad una composizione in prima esecuzione italiana di Ivan Fedele. Precise le esecuzioni, un poco discontinuo il programma. Alla fine dal numeroso pubblico "standing ovation".

Va in scena allo Châtelet la "versione di Parigi" di "Tannhäuser". Un'occasione rar, ma non del tutto colta. A dispetto della regia "essenziale" di Andreas Homoki, lo spettacolo convince e conquista. Merito del direttore Chung e di un cast rodatissimo in cui brilla almeno una stella: Ludovic Tézier.

Successo al Teatro Comunale di Cagliari per "Hans Heiling", spettacolo inaugurale del IV Festival di S. Efisio.

La controversa regia di Christine Mielitz mette in luce alcuni aspetti tralasciati del Parsifal, trasportando il messaggio ideale e mistico dell'ultimo Wagner in una dimensione estesa, che non è più quella elitaria e maschile dei cavalieri del Graal: la redenzione, da intendere come cambiamento, diviene infatti necessità assoluta di tutti gli esseri umani, e non di una setta di prescelti.

Per l'orchestra e il pubblico un'occasione per iniziare la conoscenza con Antonio Pappano, futuro direttore musicale dell'orchestra romana, finora apparso rarissime volte in Italia.