Ercole è nudo

Alan Curtis ha ricostruito l'Ercole sul Termodonte di Vivaldi, ritrovandone in varie biblioteche tutte le arie, tranne una. E' stato invece necessario musicare ex novo i recitativi e Alessandro Ciccolini se ne è assunto il compito come meglio non si potrebbe. Questa prima esecuzione in tempi moderni non ha permesso però di rendersi pienamente conto delle reali qualità musicali e teatrali dell'opera.

Recensione
classica
Teatro Caio Melisso Spoleto
Antonio Vivaldi
06 Luglio 2006
Per ragioni anagrafiche Alan Curtis - che va comunque ringraziato per aver fatto rinascere un'opera di Vivaldi che si credeva perduta - appartiene a quella generazione di esecutori "filologici" che cercano il suono filiforme, evitano i contrasti dinamici, tendono a tempi uniformi, guardano con sospetto agli affetti: così si possono forse eseguire gli autori d'oltralpe, non certamente il mediterraneo, sensuale, scatenato Vivaldi. Molto dipende anche dai cantanti. Quando sono in scena Laura Cherici - nel ruolo semicomico d'una giovanissima amazzone che non si sente nemica degli uomini, tutt'altro - o Luca Dordolo - nel ruolo d'un eroe greco innamorato come un adolescente - la musica si ravviva. Ma quando canta Randall Scotting, tipico falsettista anglosassone ben educato e scolorito, la sua aria sembra durare non i soliti tre o cinque minuti ma un interminabile quarto d'ora. A fornire la prova inconfutabile che non è colpa di Vivaldi se a tratti ci si annoia, è l'aria "Onde chiare che sussurrate", cantata qui da Marina Bartoli, ai suoi primi passi sulle scene: è irriconoscibile rispetto alla affascinante versione incisa dalla sua quasi omonima Cecilia. Nell'unico ruolo fortemente virtuosistico, Mary-Ellen Nesi non è perfetta ma riesce comunque a esprimere il carattere della regina delle Amazzoni. Quanto a Zachary Stains passerà alla storia (?) come il primo tenore ad essere comparso integralmente nudo - tranne un mantello gettato dietro le spalle - non in una rapida e ombrosa scena ma in un'intera opera: però non so dove abbia imparato a cantare. La regia di John Pascoe con alcune vere idee e alcune ideuzze - molto nudo, un po' d'umorismo, un accenno di sadismo, una spruzzata di pulp - dà a Vivaldi l'animazione e il movimento che l'esecuzione musicale spesso gli nega

Note: Recitativi musicati ex novo da Alessandro Ciccolini prima esecuzione moderna

Interpreti: Zachary Stains (Ercole), Marina Bartoli (Ippolita), Mary Ellen Nesi (Antiope), Laura Cherici (Martesia), Randall Scotting (Teseo), Luca Dordolo (Alceste), Filippo Mineccia (Telamone)

Regia: John Pascoe

Scene: John Pascoe

Costumi: John Pascoe

Orchestra: Il Complesso Barocco

Direttore: Alan Curtis

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