Il soggetto di "Katia Kabanova", tratto dalla pièce ottocentesca del drammaturgo russo Alexandre Ostrovski, possiede, grazie al suo forte realismo psicologico, ancora oggi una certa attualità: la storia di una donna infelicemente sposata ad un uomo succube di una madre castratrice appartiene in fondo anche alla narrativa (e al quotidiano) nel Novecento.

Seconda inaugurazione col Mozart "serio" del Teatro delle Muse di Ancona: dopo "Idomeneo", quest'anno è stato scelto "Il Re pastore", presentato in una buona edizione.

Anche Lucio Dalla s'inserisce fra i nomi celebri che hanno voluto narrare le vicende di Pierino e il lupo, con una lettura assai composta, al di là di ogni previsione.

È un bel finale per il cartellone 2003 del San Carlo, l'"Orfeo e Euridice" ripensato da Karole Armitage, enfant-terrible della danza contemporanea. Riscattata dal suo abituale ruolo ancillare – malinteso elemento decorativo che il più delle volte si trasforma in un corpo estraneo rispetto all'azione scenica - la coreografia diventa chiave di volta dello spettacolo e la drammaturgia riformata di Gluck e Calzabigi si trova ad essere rivitalizzata da una messa in scena che si proietta in una dimensione intensamente simbolica.

Soprano o sporanista che sia, il ventiseienne moldavo Radu Marian si procalam erede degli "evirati cantori"

Il musical di Dalla (ma lui preferisce definirlo opera, perché è cantato dall'inzio alla fine) ha debuttato al Gran Teatro di Roma

Nel ricco e ben calibrato programma del Festival Ligeti organizzato da Milano Musica, spiccava l'esecuzione, in coproduzione con il Teatro alla Scala, delle "Aventures" (1962) e delle "Nouvelles Aventures" (1966), opere fra le più celebri del compositore ungherese. Il concerto non ha tradito le attese.

Una serata di belle voci rossiniane all'Opera di Roma per "L"italiana in Algeri", con Flòrez-Lindoro in particolare spolvero. Non convince la regia di Scaparro.

Confronto diretto tra la musica dell'Aroldo e l'epoca drammaturgica dello Stiffelio nella regia ideata da Pizzi per il nuovo allestimento che ha inaugurato la stagione 2003-2004 del Teatro Municipale di Piacenza, targata Fondazione Toscanini. Buona la direzione musicale di Morandi e tanto impegno per un cast vocale generoso ma non del tutto omogeneo. Successo alla fine da parte di un pubblico numeroso.

L'Opernhaus di Zurigo ripresenta dopo settant'anni "Der Kreidekreis" di Zemlinsky in una geniale messinscena di David Pountney

Ad Amsterdam un nuovo, spettacolare allestimento dei "Troiani" di Berlioz. La regia di Pierre Audi ha sottolineato la forza simbolica dell'opera, gli elementi arcaici e rituali, reinterpretando anche alcune convenzioni del grand-opéra. Straordinaria performance delle due protagoniste, Petra Lang e Yvonne Naef, ma anche del coro, unita alla lettura nitida e incalzante di Edo de Waart.

Si rimane un po' sconcertati di fronte a un festival che programma solo musica recente e recentissima, che giustappone liberamente linguaggi e scelte stilistiche disparate, e che per ben quattordici concerti consecutivi riesce a fare il tutto esaurito

L'esecuzione in forma di concerto dell'"Ariadne auf Naxos" al Concertgebouw, con Lothar Zagrosek sul podio, ha messo in risalto le raffinatezze della partitura, il collage polistilistico, le strette relazioni tra le parti vocali e quelle strumentali. Applauditissima l'effervescente prova di Celena Shafer nei panni di Zerbinetta.

Restaurato l'allestimento di Visconti del 1965 - ma senza l'atto di Fontainebleau - con la regia modestissima di Fassini; sul podio Palumbo alterna espansioni liriche e clangori da grand-opera, a discapito delle voci. Disomogeneo il cast, su cui eccellono il Filippo II di Prestia e il Don Carlo di Fabio Sartori.

Minacciava di saltare lo spettacolo inaugurale del "Verdi" di Trieste di ieri sera a causa dello sciopero indetto dalle R.S.U. del Teatro contro la gestione di bilancio del sovrintendente...

Originale la festa titolata "Buon Compleanno Maestro Verdi" ideata dal Teatro Regio di Parma. Stralci delle prime sette
opere verdiane sono stati assemblati dalla regia di Puggelli e dalla drammaturgia di Arruga in un percorso che ha raccolto un significativo successo.

Dario Fo è stato l'indiscusso protagonista dell'edizione del "Viaggio a Reims" che ha inaugurato la nuova stagione lirica del Carlo Felice. Geniale la sua regia, brillante la riscrittura del libretto che, parzialmente modificato, ha mutato in maniera sensibile lo spirito dell'opera trasformandola da un atto celebrativo nei confronti del re Carlo X in una satira nei confronti del monarca despota. Brillante, anche se a tratti un po' troppo precipitata la direzione di Nicola Luisotti. Ottimo, nel complesso il cast.

Prova stupefacente della Mahler diretta da Abbado con Blacher violinista di eccezione.

Wozzeck
Opera in tre atti di Alban Berg, testo del compositore (dal Dramma Woyzeck di G. Büchner).
Prima Rappresentazione Berlino 14 dicembre 1925.
Edizione: Universal Musik, Wien
(Allestimento in forma semi-scenica, in lingua originale con sopratitoli in italiano)

Accademia di Santa Cecilia
Auditorium - Sala Santa Cecilia
Viale de Coubertin - Roma

Un'occasione mancata per la nuova produzione di Francisco Negrin alla Royal Opera House, ma una promessa di successi futuri per la collaborazione con l'Orchestra of the Age of Enlightenment e per l'Angelica di Barbara Bonney e la Dorinda di Camilla Tilling

In tour italiano, con il nuovo disco "Bowmboï", la giovane cantautrice del Mali Rokia Traoré, erede contemporanea della tradizione dei griot

Il teatro dell'Opera di Francoforte sul Meno inaugura la stagione 2003/2004 con una prima impegnativa puntando sulla collaborazione del pluripremiato regista Richard Jones e sulla direzione musicale di Paolo Carignani.

Buona prova di Sonia Ganassi e degli altri componenti del cast vocale malgrado l'acustica penalizzante. Per adattarsi agli spazi del Politeama la regia di Curran porta l'opera negli anni dieci del Novecento.

Non ci sono segni particolarmente distintivi che permettano di riconoscere in questo "Principe Porcaro" l'opera di un Rota adolescente...

Nel suo recupero di opere dimenticate di autori marchigiani, il Teatro Pergolesi di Jesi propone un esempio perfetto della produzione operistica media del periodo immediatamente precedente all'avvento di Verdi.

Eseguita a Berlino "Surrogate Cities" di Heiner Goebbels: grande successo di pubblico e splendida prestazione di Simon Rattle con i suoi Berliner Philharmoniker, ma la composizione lascia a desiderare.

Grande consapevolezza stilistica per un'esecuzione praticamente perfetta

Torna a Settembre Musica "Experimentum Mundi", il concerto per percussioni e suoni di lavoro artigiano che Giorgio Battistelli dirige con energia travolgente da vent'anni in tutto il mondo;

Uri Caine, il jazzista newyorchese che ha già trascritto Mahler, Bach, Schumann, Beethoven e Wagner, alla Biennale Musica sfida il melodramma di Verdi, e ripensa Otello smontando una drammaturgia musicale perfetta e rimontando un work in progress in cui c'è ancora molto da organizzare.

"Lalla Rukh ovvero Guancia di Tulipano, festa teatrale con canti e danza e una storia orientale di Aldo Busi" dal Festspiel berlinese "Lalla Rukh" di Spontini, commissione ad Azio Corghi e Busi del Festival Pergolesi Spontini, è andata in scena in prima assoluta a Jesi mostrando, come genuina e personale cifra, una drammaturgia sghemba, forse inevitabile nel ricreare quella ormai socialmente inarrivabile del masque aristocratico ancièn-régime, ma condotta comunque con una certa corenza nel montaggio degli elementi e nella stessa partitura corghiana.