Tre uomini e una porta

Ottima accoglienza a Wuppertal della nuova opera di Sciarrino tratta da Kafka

(foto Wuppertal Bühnen/Michael Hörnschemeyer)
(foto Wuppertal Bühnen/Michael Hörnschemeyer)
Recensione
classica
Theater Wuppertal Wuppertal
Salvatore Sciarrino
25 Aprile 2009
"Se tutti aspirano alla Legge, come mai in tutto questo tempo, nessun altro ha chiesto di entrare?" chiede l'uomo e l'usciere risponde: " Qui nessuno poteva entrare, la porta era destinata solo a te. Ora vado a chiuderla." La ricerca incessante di un senso, l'inesorabilità di un verdetto già scritto, l'ineluttabilità di un percorso esistenziale condiviso da tutti gli esseri umani sono i temi del frammento di Kafka alla base dell'elaborazione drammaturgica operata da Salvatore Sciarrino per la sua penultima opera (l'ultima è già annunciata per il prossimo luglio a Mannheim). La circolarità della struttura drammatica e la sostanziale simmetria della materia musicale sono gli elementi portanti di un'opera scarna e priva delle divagazioni colte di opere sostanzialmente narrative come "Luci mie traditrici" o "Macbeth" pur essendo costruita con gli elementi più genuini del linguaggio musicale del compostore siciliano. Un circolarità ripresa dal regista Johannes Weigand per costruire il suo riuscito spettacolo, di esemplare rigore, realizzato con estrema parsimonia di mezzi: una porta disegnata da teli che si aprono fino a rivelare l'intero spazio scenico, richiuso nella seconda parte dal sipario con un significativo rovesciamento di prospettiva. Ed in scena solo una sedia per le quasi coreografie create della gestualità stilizzata dei tre beckettiani personaggi, interpretati con la necessaria misura e dominio della particolare scrittura vocale sciarriniana dal baritono Abele, dal controtenore Sales e dal basso Tews. Analiticità e equilibrio dei diversi piani sonori sembravano ispirare la pertinente direzione di Hilary Griffiths, a capo della Sinfonieorchester Wuppertal,più che all'altezza del compito. Qualche vuoto in sala, ma risposta calorosa da parte del pubblico presente.

Note: Prima rappresentazione assoluta. Altre rappresentazioni: 8, 27 maggio; 25 giugno; 4 luglio 2009.

Interpreti: Ekkehard Abele (L'Uomo 1), Gerson Luis Sales (L'Uomo 2), Michael Tews (L'Usciere)

Regia: Johannes Weigand

Scene: Jürgen Lier

Costumi: Jürgen Lier

Orchestra: Sinfonieorchester Wuppertal

Direttore: Hilary Griffiths

Luci: Sebastian Ahrens (Video: Jakob Creutzburg)

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo