Roma: il Quartetto Eos e Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce

classica

Il "Barbiere di Siviglia" rossiniano, seconda opera in cartellone al Regio di Parma, ha trovato il successo grazie soprattutto a Leo Nucci, che ha bissato "Largo al factotum". Omogeneo nel complesso il resto del cast vocale. La direzione di Barbacini opaca. Regia di De Tomasi non più che funzionale.

Nell'immensa produzione di Philip Glass, le partiture per il teatro riservano sempre delle sorprese.

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La voce – in senso proprio e lato – era tema di un programma bene impaginato, che la OSN Rai ha affrontato come sa fare e Roberto Abbado ha diretto con autorevolezza (e qualche cedimento tensivo nel Berio finale).

Il Marat-Sade di Weiss si unisce imprevedibilemnte alle musiche di Vivaldi: ma è un unicum irripetibile più che la scoperta di una nuova forma di unione di teatro e musica.

Successo a Cagliari per la prima italiana di "Edipo" di George Enescu che ha inaugurato la stagione del Teatro Lirico

La Kammeroper di Vienna propone la pima esecuzione europea di Avenue X, un musical a cappella ambientato nella Brooklyn degli anni '60 in cui viene tematizzato – simile a West Side Story – il conflitto tra gruppi etnici. L'idea è buona, ma due ore di canto senza ausili strumentali possono creare diversi problemi.

Ironia ed inventiva caratterizzano il vivace approccio di Keith Warner, nella nuova produzione del Rhinegold al Covent Garden

Acis and Galatea, pastorale in due atti di Haendel nell'orchestrazione di Mozart, è andato in scena con buon successo al Marrucino di Chieti in una coproduzione col circuito CittàLirica: ben risolte dalla regia le ambivalenze della partitura in coerenti elementi scenografici, l'allestimento ha convinto soprattutto nella prova della direzione e dell'orchestra e in alcuni elementi del cast vocale.

Inaugurata la stagione d'opera del Teatro Regio di Parma con una rara "Alceste" profondamente segnata dall'incrocio delle personalità di Bruno Bartoletti e Liliana Cavani. Eleganza in scena e lettura musicale lenta e profonda. Molto Brava la Antonacci. Successo alla fine.

Alexander Lazarev dirige a Lione la prima francese di Mosca, quartiere Cherëmushki, commedia musicale di Shostakovich che descrive con garbato humor un tipico quadretto sovietico, in un brillante mix di delicatezze sonore e caricature.

Si è voluto creare a tutti i costi l'evento, sbandierando la regia (?) di Luciano Pavarotti, ma si è rischiato di trasformare un'opera in una festa paesana.

Il direttore inglese Daniel Harding sceglie un lavoro controverso per firmare il suo debutto sul podio della Wiener Philharmoniker. La Decima Sinfonia di Mahler, l'ultima e incompleta del compositore, risuona nella versione di Cooke e dà a orchestra e direttore la possibilitá di illustrare come Mahler avesse immaginato il futuro del genere sinfonico e, tout court, l'evoluzione della composizione.

Una piacevole edizione dell'operetta di Strauss, in italiano e con interpreti italiani

L'assenza di Raimondi non inficia il buon esito della serata, che eccelle sul piano visivo, con ironia

Dopo l'annuncio di qualche mese fa, è stata presentata ufficialmente l'Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini", in un Teatro Municipale di Piacenza gremito. Muti ha sottolineato il valore della musica e dell'impegno per i giovani musicisti italiani. Prima parte prove vere e proprie e seconda parte esecuzione dei primi due movimenti della "quinta" di Cajkovkij. Tanti applausi hanno ugurato buon lavoro a questi ragazzi.

Ancora una nuova opera commissionata dal Teatro Comunale di Modena, da offrire ai giovani delle scuole. Questa volta il compositore coinvolto è Matteo D'Amico che, complice il "librettista" Sandro Cappelletto, ha realizzato "Lavinia fuggita", opera da camera in un prologo e sette scene dal racconto di Anna Banti. Pubblico non numerosissimo ma applausi per tutti.

Applausi per Frontali, qualche buuh nei confronti di regia e scenografia. Questo l'esito della "Traviata" genovese diretta con troppa irruenza e poco approfondimento emotivo da Nicola Luisotti.

Il Teatro dell'Opera di Novosibirsk porta a Roma una riuscitissima edizione dell'unica opera di Schnittke, che si conferma una dei più forti e vitali esempi di teatro musicale degli ultimi anni.

Festa grande alla Scala con Europa riconosciuta di Salieri, protagonista il nuovo gigantesco palcoscenico

Era un evento molto atteso questo Tristan und Isolde: in relazione alla situazione critica del teatro, certo; ma anche per la trentennale assenza dell'opera dalle scene napoletane; e ancora, in quanto prova d'esordio del nuovo direttore stabile Gary Bertini. La risposta dal palcoscenico è arrivata orgogliosa, forte, con uno spettacolo di notevolissimo spessore

Viva Verdi ossia volantini che piovono dal loggione sulla platea del Teatro del Maggio alla prima del Don Carlo con Zubin Mehta sul podio. La ripresa delle celebri messinscene di Visconti ripropone un'idea di teatro d'opera di affascinante inattualità. Nel cast spicca su tutti la potente Eboli di Violeta Urmana.

Daniele Gatti propone con intelligenza letture insolite del corpus beethoveniano, infarcito da cinque prime assolute

Matteo D'Amico e Sandro Cappelletto vincono la scommessa di riportare in vita l'opera comica

Questa volta Adalgisa è un soprano, come l'aveva pensata Bellini. Ma non è che uno dei problemi della Norma, molti altri restano aperti.

In ottima sintonia con l'elegante bacchetta di Marriner, Kissin analizza l'universo beethoveniano da molteplici angolazioni ma sempre in maniera profonda e personale.

Brillante esecuzione musicale di Oleg Caetani con tentativo di "regia innovativa" di Ulderico Manani

Nella sua tournée europea, oltre a Roma e Barcellona, Jarrett fa tappa a
Vienna e omaggia la città con un lungo concerto nel Musikverein. Il
"maestro" appare rilassato e accompagna il pubblico in una passeggiata
attraverso i diversi stili del jazz, o meglio, della musica pianistica del
Ventesimo secolo.

Il film del regista Sokurov sulla sua messinscena del "Requiem" di Mozart alla FIlarmonica di San Pietroburgo nel febbraio 2004

Bang Bang / in Care, prima assoluta di Sollima ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo