L'irresistibile ascesa dell'opera barocca

Per la prima volta un'opera di Francesco Cavalli al Covent Garden: trionfo de La Calisto

Recensione
classica
Royal Opera House (ROH) Londra
23 Settembre 2008
La Calisto (1652),la prima opera di Francesco Cavalli ad essere riscoperta nei tempi moderni nel 1952, in questi giorni è giunta per la prima volta al Covent Garden, che consacra la riscoperta di Cavalli.La produzione originale fu allestita all’Opera di Monaco nel 2005 e la regia risente delle abitudini dei teatri tedeschi. Poiché musicalmente l’opera si presenta come il risultato eccellente della collaborazione del musicologo Alvaro Torrente e il direttore specialista Ivor Bolton alla guida dei suoi complessi d strumenti antichi, risulta frustrante notare che il regista David Alden abbia distrutto il delicato e perfetto meccanismo drammaturgico trasformandolo in una farsa in cui ammiccamenti e posture sexy provocano risate continue anche durante i celebri lamenti. Tuttavia grazie ad una scena estremamente fantasiosa (Paul Steinberg) e costumi bizzarri spesso ai limiti della Fantasy tipo Narnia (Buki Shiff con le luci di Pat Collins e le coreografie di Beate Vollack) il pubblico ha accolto con vero entusiasmo lo spettacolo decretando il primo trionfo londinese di Cavalli. Orchestra in perfetto accordo ed eccellenti scelte ritmiche. Nel cast bravi cantanti-attori: Umberto Chiummo era un Giove irruento; Monica Bacelli una espressiva Diana; l’esperta Veronique Gens Giunone; Markus Werba un perfido Mercurio. Molti i ruoli en travesti o per falsettisti: sempre eccellente il veterano Dominique Visse nel ruolo di Satirino; gradevole il patetico Endimione di Lawrence Zazzo; scatenato Guy de Mey nella parte femminile di Linfea; buone le altre voci di Ed Lyon, Clive Bayley, Regina della serata nel ruolo di Calisto la giovane e bella Sally Matthews, soprano inglese accolta in patria come una vera star: voce forse oscura per la sfortunata ninfa, ma usata con maestria e potenza.

Note: Tutto esaurito per la serata inaugurale

Interpreti: Dominique Visse (Natura, Satirino, Furia) Véronique Gens (Eternità, Giunone) Monica Bacelli (Destino, Diana, Giove in Diana e Furia) Umberto Chiummo (Giove) Markus Werba (Mercurio) Sally Matthews (Calisto) Lawrence Zazzo (Endimione) Guy de Mey (Linfea) Ed Lyon (Pane) Ckive Bayley (Silvano)

Regia: David Alden

Scene: Paul Steinberg

Costumi: Buki Shiff

Coreografo: Beate Vollack

Orchestra: Monteverdi Continuo Ensemble and Orchestra of the Age of the Enlightement

Direttore: Ivor Bolton

Luci: Pat Collins

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