La Messa Solenne "per il principe Esterhazy" ossia la riscoperta di un capolavoro. Per il suo ritorno in una città che non lo ha mai dimenticato, Riccardo Muti rende omaggio ad un grande compositore fiorentino di nascita, parigino d'adozione, europeo nel pensiero musicale: Luigi Cherubini.

Nel Paese dei Mostri Selvaggi: seduce al Piccolo Teatro del Comunale di Firenze la bella operina di Oliver Knussen ispirata ad un celebre testo della letteratura infantile anglosassone, con la regia di Amy Luckenbach, la cui realizzazione ha impegnato le giovani forze della Syracuse University e di MaggioFormazione.

Viva Verdi ossia volantini che piovono dal loggione sulla platea del Teatro del Maggio alla prima del Don Carlo con Zubin Mehta sul podio. La ripresa delle celebri messinscene di Visconti ripropone un'idea di teatro d'opera di affascinante inattualità. Nel cast spicca su tutti la potente Eboli di Violeta Urmana.

Una novella del giovane Aldo Palazzeschi, il libretto di Siro Ferrone, la musica e la regia di Roberto De Simone: l'Università di Firenze si trasferisce nell'improbabile reame di Bironia per festeggiare i suoi ottant'anni con un esperimento operistico che ha impegnato studenti e docenti e l'orchestra e coro dell'Università.

Per l'edizione 2004 di Anima Mundi, il festival di musica sacra nella cattedrale di Pisa, il direttore artistico Sergio Sablich si è assicurato una prestigiosa esclusiva per l'Italia dell'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov.

La Kovancina di Modest Musorgskij nell'orchestrazione di Dmitri Sostakovic inaugura con ottimo successo la stagione d'opera del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Nobile ed ispirata la direzione di James Conlon ed un cast tra i migliori delle ultime stagioni fiorentine

Il Maggio Musicale Fiorentino rende omaggio a Dallapiccola nel centenario della nascita con il dittico "Volo di Notte" e "Il Prigioniero": l'accostamento dei due atti unici rende conto di un percorso compositivo sofferto e personale verso la modernità. Sul podio Bruno Bartoletti, regia di Daniele Abbado, nel cast spicca soprattutto Rosalind Plowright, ottimo successo.

Come già successo più volte in conclusione della stagione dell'Orchestra della Toscana, Ort e Orchestra Giovanile Italiana hanno mescolato i propri ranghi per Mahler: una Sesta portata al miglior successo dalla direzione salda e serrata di Roberto Abbado

Molto successo per l'Idomeneo del Maggio Musicale Fiorentino, con il pubblico conquistato dalla visualità elegante ed astratta dello spettacolo firmato da Graham Vick e dalla conduzione musicale vibrante e seducente di Ivor Bolton. Spicca per intensità ed eleganza Monica Bacelli, Idamante; più affaticato Bruce Ford nel disbrigare le agilità del ruolo del titolo.

La commedia secondo Richard Wagner: Zubin Mehta e Graham Vick realizzano con netto successo un'edizione sciolta e amabile dei Maestri Cantori di Norimberga che ha inaugurato al Comunale di Firenze il sessantasettesimo Maggio Musicale Fiorentino. Ottima la prova dell'orchestra e del coro.

Amina sul divano dello psicanalista: la regia di Federico Tiezzi per la Sonnambula di Vincenzo Bellini al Comunale di Firenze, con Daniel Oren sul podio, trasfigura l'intera vicenda a sogno della fragile eroina, fra tocchi inquietanti alla Magritte e eleganze di fine Ottocento. Bella prova belcantistica per Eva Mei.

Un baritono verdiano, finalmente: la straordinaria prova di Carlos Alvarez, il suo grandioso, tormentato, mostruoso Rigoletto rimette il canto e la vocalità verdiana autentica al centro della scena, con lui, sicuri e seducenti, Ramon Vargas e Svetla Vassileva. Graham Vick firma una messinscena di segno deciso e conturbante ma con qualche sottolineatura di troppo. Bene sul podio Fabio Luisi.