Al Comunale di Firenze per il Settantunesimo Maggio Musicale Fiorentino Zubin Mehta fa scintillare l'orchestra di Carmen in una lettura felice ed equilibrata del capolavoro di Bizet, mentre resta a metà strada fra tradizione e visione personale la regia di Carlos Saura. Gertseva e Alvarez in crescendo, ma la più applaudita è Micaela, Inva Mula

"Mai più – Il Maggio contro tutte le guerre": al Comunale di Firenze l'inaugurazione del 71.mo Maggio Musicale, con Zubin Mehta sul podio, si accende dell'emozionante veejaying di Peter Greenaway per A Survivor from Warsaw con Charlotte Rampling voce recitante

Successo rovente per Seiji Ozawa e Robert Carsen che propongono a Firenze una grande Elektra in bianco e nero, misurata ma profondamente perturbante, tutta scavata nell'interiorità della protagonista. Susan Bullock è un'Elektra in crescendo, Christine Goerke una magnifica Crisotemide, la veterana Agnes Baltsa disegna un'originalissima Clitennestra.

Trionfale accoglienza al settantesimo Maggio Musicale Fiorentino per prologo e prima giornata del Ring, Oro del Reno e Valchiria, con Zubin Mehta sul podio e la messinscena del collettivo teatrale catalano della Fura dels Baus, tra Guerre Stellari e teatro tecnologico. Spicca nel cast il Wotan tormentato di Juha Uusitalo

Alle origini del melodramma con la Dafne di Marco da Gagliano: qualche dissenso ma un complessivo successo finale al settantesimo Maggio Musicale Fiorentino per la rilettura registica di Davide Livermore, consenso senza riserve per la conduzione musicale di Gabriel Garrido

A trent'anni dalla celebre edizione con Ronconi, il pubblico delle grandi occasioni affolla il Comunale di Firenze per il ritorno di Riccardo Muti nell'Orfeo ed Euridice di Gluck, stavolta in forma di concerto e in una visione ariosamente lirica e neoclassica. Daniela Barcellona è Orfeo

Variazioni da Sofocle: Ivan Fedele firma la sua prima opera, Antigone, su libretto di Giuliano Corti, che apre con netto successo, con la direzione di Michel Tabachnik e la regìa di Mario Martone, la settantesima edizione del Maggio Musicale Fiorentino, dedicata a "Mito e Contemporaneità". L'ingegneria sonora come risorsa poetica per evocare il mito. Monica Bacelli grande protagonista.

A Firenze l'Elias di Mendelssohn coprodotto dal Teatro del Maggio con il festival giapponese Saito Kinen, in un'insolita forma scenica, con José van Dam protagonista, nell'allestimento di Jean Kalman, una Terra Desolata dove si combattono idolatria e monoteismo. Funziona ? forse non del tutto, ma sul podio c'è Seiji Ozawa per darci un Mendelssohn vibrante come mai

Il grande direttore inglese neo-direttore artistico di Anima Mundi dirige nella Cattedrale di Pisa i suoi complessi vocali e strumentali in un fantastico concerto dedicato a Monteverdi e dintorni.

Dante - Berio - Sanguineti ossia quei formidabili anni Sessanta: ottima esecuzione, realizzata da Tempo Reale per Fabbrica Europa, di Laborintus II per voci, strumenti e nastro magnetico, scritto nel 1965 per il settimo centenario della nascita del poeta fiorentino.

Sir John fra i borghesi e le fate punk di un'Albione moderna: cordiali accoglienze al Comunale di Firenze per il Falstaff di Mehta e Ronconi, unico titolo operistico sopravvissuto ai tagli del sessantanovesimo Maggio Musicale Fiorentino, festeggiato protagonista Ruggero Raimondi

Conquistano senz'altro il pubblico le "Tre piccolissime musiche notturne" di Nicola Campogrande, omaggio mozartiano commissionato dall'Orchestra della Toscana, sul podio l'inglese Paul Daniel.