Quei simpatici mostri di Knussen

Nel Paese dei Mostri Selvaggi: seduce al Piccolo Teatro del Comunale di Firenze la bella operina di Oliver Knussen ispirata ad un celebre testo della letteratura infantile anglosassone, con la regia di Amy Luckenbach, la cui realizzazione ha impegnato le giovani forze della Syracuse University e di MaggioFormazione.

Recensione
classica
Piccolo Teatro del Comunale di Firenze Firenze
Oliver Knussen
23 Gennaio 2005
E' nata da un'inedita ma, a conti fatti, riuscita collaborazione fra il Teatro del Maggio e la sezione fiorentina dell'americana Syracuse University la prima italiana della piccola opera "Where the Wild Things are" di Oliver Knussen dall'omonimo lavoro di Maurice Sendak: una partitura breve ma preziosa scritta agli inizi degli anni Ottanta, in cui il moderno segno nitido e calibrato, le fantasiose varietà ritmiche, le piccanti formazioni armoniche e timbriche, insomma tutto ciò che si apprezza nel compositore inglese, è arricchito da una delicata ma nutrita tavolozza di colori orchestrali fiabeschi e da un libero e piacevolissimo gioco postmoderno di citazioni (deliziosa quella dalla scena dell'Incoronazione del Boris). Erano guidati con attenzione dalla bacchetta di Roberto Polastri i giovani artisti "tirocinanti" di MaggioFormazione, l'orchestra (rimpolpata dai professori del Maggio) e i cantanti, fra cui Sara Chirici che fuori scena dava voce a Max, il bimbo che evade dalle angherie materne (assai moderate in verità) mediante una fuga fantastica verso il paese dei Mostri Selvaggi. In scena, Max era il burattino creato da Amy Luckenbach (la celebre burattinaia firmava anche la regia) mosso a vista da due animatori, e sotto gli sgargianti e fantastici costumi e maschere dei Mostri, cui dava voce un gruppo di cantanti di Maggioformazione in orchestra, si muovevano i ballerini di Maggiodanza. Davvero molto ben restituito, nella scenografia di Marco Fallani e nei costumi di Kathleen Knippel, il mondo visuale di Sendak, in bilico fra le fantasie ingenue-selvagge della pittura del Doganiere ed uno scavo profondo e anticonvenzionale dei desideri, delle fantasie e delle paure infantili. Molto successo per questa prima il cui incasso era a beneficio dell'Ospediale Pediatrico Meyer.

Note: Nuovo allestimento in coproduzione con Syracuse University in Florence e Maggioformazione. In collaborazione con la Fondazione dell'Ospedale Pediatrico Meyer. Prima rappresentazione in Italia

Interpreti: Max: Mariella Bozzaotre / Sara Chirici Mama: Giorgia Bertagni / Alessandra Visentin Wild Things: Tzippy: Anastasia Boldyreva Beard: Gianluca Pasolini / Samuele Simoncini Horns: Joseph Song Chi Rooster: Calogero Andolina Bull: Jin Hwan Hyun Goat: Gianluca Pasolini / Samuele Simoncini Allievi dei corsi per Cantanti Lirici MaggioFormazione

Regia: Regia e creazione burattini Max e Dog: Amy Luckenbach

Scene: Marco Fallani

Costumi: Kathleen Knippel

Corpo di Ballo: Compagnia di ballo Maggiodanza del Maggio Musicale Fiorentino Ballerini: Tzippy: Giuseppe Saiola / Fortuna Anatriello Beard: Andrea Grandoni / Fortuna Anatriello Horns: Francesco Scini Rooster: M

Coreografo: Antonio Colandra

Orchestra: Orchestra MaggioFormazione

Direttore: Roberto Polastri

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo

classica

Napoli: per il Maggio della Musica

classica

Nuova opera sul dramma dell’emigrazione