In tempi tanto neri per la cultura musicale italiana, conforta il grande coinvolgimento del pubblico suscitato dal ritorno a Napoli de "Le Nozze di Figaro" :al San Carlo da mesi non c'è più un posto disponibile per nessuna delle rappresentazioni previste e un autentico entusiasmo ha accompagnato la prima.

Doppio debutto alla Scala di Kat'a Kabanova e di John Eliot Gardiner in un suggestivo allestimento acquatico di Robert Carsen

Va in scena al Théatre des Champs-Elysées di Parigi, il Bourgeois gentilhomme di Molière con le musiche di Lully. Eccelle Vincent Dumestre alla testa dell'orchestra Le Poème Harmonique. Intelligente l'approccio registico di Benjamin Lazar.

Giovanna Marini e il suo quartetto vocale presentando il lor spettacolo europeo "La torre di Babele", il suo polifonico discorso politico sulla nostra triste stagione italiana

Josè Luis Castro ha messo in scena un Barbiere che sfruttava le scene realistiche di Carmen Laffón, le raffinate luci di Vinicio Cheli, la verve comica dei cantanti: con un Figaro giovanile (Markus Werba) e una aggraziata Rosina (Carmen Oprisanu).

English National Opera trae vantaggio dalla fedeltà alla propria missione artistica con una eccellente produzione della deliziosa commedia shakesperiana di Vaughan Williams

Per l'anno Mozart la Fondation Royaumont di Parigi ha presentato La finta giardiniera, con il complesso Opera Fuoco di David Stern, a confronto con l'opera scritta da Pasquale Anfossi, eseguita dalla Cappella dei Turchini di Antonio Florio, che ha conquistato la parità, grazie all'ottima regia di Stephan Grögler, unica per i due spettacoli, ma anche per la scoperta di Anfossi, nella cui esecuzione han brillato i cantanti e la splendida orchestra.

"Partenope" è un omaggio a Napoli del grande Haendel che conosceva l'opera omonima di Vinci. La Cappella dei Turchini diretta da Florio ha eseguito le due opere alla Cité de la Musique, confermandosi complesso italiano di punta nel panorama internazionale. Nell'esecuzione handeliana grande successo personale soprattutto per il virtuosismo vocale mozzafiato di Sonia Prina (Rosmira) e Roberta Invernizzi (Partenope), e ovazioni per la splendida orchestra.

Una produzione fresca e ben allestita per "I quatro rusteghi" di Wolf-Ferrari alla Fenice.

Uno spettacolo a più volti, tra narrazione, musica, teatro e immagini, ci racconta quel mese del 1771 in cui Mozart soggiornò a Venezia. Tra splendide arie e rapidi siparietti, un affresco a più voci e colori delle vicende dell'epoca.

Con la seconda produzione viennese dell’Ensemble für Stadtbewohner soffia in città un’aria di rinnovamento e, nell’estrema concisione del concetto registico, arriva un modo nuovo di vedere il teatro musicale contemporaneo, spolverato da quella patina di intellettualismo e musealità che spesso si rivelano d’ostacolo. Un allestimento di caratura internazionale.

Regia accorta nelle scelte ed eccellente interpretazione del basso Giacomo Prestia per un "Don Quichotte" che a Trieste non convince del tutto, complice una prova orchestrale poco aperta agli slanci della partitura di Massenet.

Un bell'allestimento del Broucek va in scena presso la Volksoper di Vienna di fronte a un pubblico esiguo ma soddisfatto. Solido il cast e la prestazione dell'orchestra. Una regia avvincente conduce con soluzioni chiare attraverso una trama fitta e onirica fatta di molti piani temporali e spaziali.

Salutato da oltre 15 minuti di applausi il ritorno a Roma dopo 38 anni dell'opera di Stravinskij in versione semiscenica per l'Accademia di Santa Cecilia, con la regia di Lorenzo Mariani e la direzione esemplare di Daniele Gatti

L'Opéra Bastille ripropone la Juliette di Martinu nel poetico allestimento di Richard Jones. Ma nella sua versione originale, più vicina al testo surrealista di Georges Neveux, e guidata da uno specialista come Jirí Belohlávek.

Un Wozzeck discontinuo, ma sempre di grande forza drammatica, per l'Opera di Nizza, con un cast di medio livello ben diretto da Marco Guidarini, alla guida di un'orchestra in gran forma Regia, piuttosto discutibile, di Daniel Benoin.

Giochi invernali ma anche Olimpiadi della Cultura a Torino. Regio e Torino Danza si ispirano alla saghe nordiche cantate da Snorri Strluson e affidano lo spettacolo a Giorgio Barberio Corsetti. Ma sotto un tendone da circo le abbaglianti vicende di dèi, nani, giganti e mostri si riducono a un raccontino sbiancato, e pure di vecchia concezione teatrale.

Per le Olimpiadi della Cultura, a Torino nella Cattedrale cattolica, prima mondiale del nuovo pezzo di Arvo Part "La Sindone", commissionato dal direttore artistico di Settembre Musica, Enzo Restagno, cui il compositore estone ha dedicato il pezzo.

Al Teatro Carignano l'esperimento di Carlo Galante e Luca Fontana sul "masque" di Henry Purcell dalla "Tempesta" di Shakespeare: molte idee per un esito non convincente, spettacolarmente

In attesa del debutto in Giappone, il Bajazet di Fabio Biondi è stato proposto in anteprima e in forma di concerto al Teatro Due di Parma. "Tragedia per musica" su un libretto certo non indimenticabile di Agostino Piovene, l'opera ha svelato pagine di intensa ispirazione, sulla scorta di una lettura personalissima di Biondi. Caloroso successo alla fine.

Erwin Schrott domina nel ruolo di Figaro in una nuova produzione di Nozze al Covent Garden.

Grade successo per Mazeppa, il primo dei tre appuntamenti che l'Opera di Lione dedicherà alle opere di Cajkovskij ispirate a testi di Pushkin. L'intera trilogia che si svolgerà nell'arco di tre anni è affidata alla coppia Petrenko/Stein.

Raggiungerà Modena, Reggio Emilia e Ferrara questa produzione newyorkese che fa un po' rimpiangere Carreras...

Forte di ben dodici Tony Awards (l'Oscar americano dei musical), "The Producers" giunge finalmente in Italia: ottima la versione della consolidata Compagnia della Rancia.

Il pubblico londinese reagisce con grande entusiasmo alla voce eclettica e multiculturale di Osvaldo Golijov.

Louis Langrée e la voce di Natalie Dessay per un Mozart felicemente "domestico" a Ferrara Musica

Per il regista austriaco Michael Haneke si trattava della prima volta all'opera. Il pubblico fischia. Eppure questo Don Giovanni, che va in scena un 27 gennaio il giorno del compleanno di Mozart, convince. Merito dell'eccellente cast. La delusione arriva invece dall'orchestra sotto la bacchetta di Sylvain Cambreling.

Il debutto romano di Nikolaj Znaider nel segno di Debussy, Beethoven, Schönberg e Franck ha svelato un violinista di grandi qualità ed è stato accolto da un sincero successo di pubblico che lo ha costretto a due bis: "Marche Miniature Viennoise" di Fritz Kreisler e "Estrellita" di Manuel Ponce

Il "Faust" messo in scena da De Ana è arrivato a Parma, confermando la bontà dell'impianto drammaturgico. Molto bene anche il cast vocale, con Pertusi, Aronica e Mula in piena forma. Direzione musicale di Renzetti nel compelsso efficace. Grande successo di pubblico.

Poesia, gioco e magia nei burattini di Fei, grazie anche agli splendidi costumi e scenografie di Antonella Cappuccio e Maria Giulia Barberini e alle fantasiose coreografie di Astrid Ascarelli.