L'assessorato alla cultura di Figline Valdarno come insolito committente per un'opera in due brevi atti destinata al bel teatro Garibaldi e imperniata su San Francesco d'Assisi, musica di Orio Odori, libretto di Daniele Bacci, validi protagonisti Juan Possidente e Patrizia Cigna

L'opera di Franco Alfano, riportata alla luce nella versione originale del 1921, che si credeva perduta, è un momento senza dubbio interessante della storia dell'opera italiana del secolo scorso, ma le sue ambizioni drammaturgiche restano irrealizzate, mentre se ne ammira la raffinata e ricca orchestrazione.

Con Rent - il film tratto dal musical di Boradway visto in anteprima a Torino - si passa dal pucciniano Quartier Latin della Parigi degli anni Trenta dell'Ottocento alla Lower East Side di Manhattan degli anni Novanta del secolo scorso. Nell'East Village i problemi sono sempre gli stessi: povertà, freddo e fame, malattia e mancano i soldi per pagare l'affitto. La soffitta in 150 anni è diventata un loft post-industriale, e Mimi e gli altri sono alle prese con l'Aids.

Grande successo a Norimberga per la nuova opera di Luca Lombardi, di grande efficacia teatrale. L'allestimento di Andrea Raabe sottolineava la dimensione favolistica della vicenda. Ottima la prova del baritono Hans-Christoph Begemann nel ruolo di Prospero.

"Il Console" di Gian Carlo Menotti va in scena a Torino in una rilettura metafisica e inquietante di Walter Le Moli. Ottima prova dell'orchestra diretta da Mark Stringer e del cast, su cui spicca un'accorata Raffaella Angeletti.

Un'esecuzione teatralissima della Passione secondo Giovanni uscita dal gesto estroverso e trascinante di Diego Fasolis, con ottimi interpreti vocali e strumentali

La nuova prima della Volksoper di Vienna è l'ennesima rarità, se non altro in tempi moderni, visto che l'Evangelimann ebbe ai suoi tempi grandissimo successo. L'intelligente regia di Köpplinger e un eccelente cast, in testa la Baechle, hanno richiamato in vita i fasti del passato.

La Lemper porta anche a Bologna la sua celebrata interpretazione di Weill, galvanizzando orchestra e pubblico.

Buona edizione di Pélleas et Mèlisande al Festival di Pasqua di Salisburgo con Simon Rattle sul podio dei Berliner

Philip Glass ha aperto con un omaggio ad Allen Ginsberg la settimana monografica a lui dedicata dal Festival delle arti contemporanee "Futuro Presente" di Rovereto, ospitata negli spazi del Mart. Ad affiancarlo in un concerto intenso e un poco nostalgico Patti Smith, impegnata a recitare poesie sue e, soprattutto, del poeta beat americano, e Giovanni Sollima. Tanto il pubblico e calorosissimo il successo.

Grazie a un cast perfetto sul piano vocale e soprattutto scenico, il regista riesce a concretizzare un progetto teatrale vincente. Meno meditata pare invece la direzione di Jonathan Webb, funzionale ma priva di momenti memorabili

Zauberflöte 06 è la prima composizione operistica di Thomas Pernes. Più che un'elaborazione del modello mozartiano va vista come una presa di posizione rispetto ai temi del Flauto magico. La storia è ambientata nel mondo della macro-economia moderna e cerca di analizzare, con esiti non sempre condivisibili, i meccanismi che legano morale individuale e società capitalistica. La musica è una miscela di stili con numerose reminescenze mozartiane.

La seconda nuova produzione della Neue Oper Wien nell'ambito dell'anno mozartiano si costruisce come interazione di testo, musica, danza e canto e solo nel corso del suo sviluppo si definisce come opera. Il riferimento a Mozart è minimale.

Prima mondiale del Sogno di Scipione di Mozart, messo in scena dalla Compagnia Marionettistica Colla.

Per la prima volta approda a Trieste "Il mondo della luna" di Paisiello, con uno spettacolo che inizia decisamente sottotono ma sa riscattarsi nella seconda parte, grazie alla spinta che regista e direttore - rispettivamente Gino Landi e Filippo Maria Bressan - riescono a imprimere al lavoro.

Ultima opera in cartellone per il Comunale di Modena, questo "Ratto dal serraglio" è stato fortemente segnato dalla regia attualizzante di Patrick Schlosser, che ha rinchiuso il capolavoro mozartiano in una scatola grigia. Un poco rumorosa l'orchestra e non perfetta la compagine vocale. Applausi dal pubblico.

La coproduzione di Vienna e Francoforte presenta interpreti, regia e accompagnamento musicale di altissimo livello. Quello che maggiormente convince, però, è l'interazione di queste tre entità in un mondo teatrale che per 3 ore avvince come se fosse un giallo.

Il canto della pelle (Sex unlimited), per ensemble, quattro solisti e un'attrice è un omaggio alla sessualità e alla forza generante che anima la natura. Il lavoro, eseguito in prima assoluta all'Opera di Lione è il secondo tassello di un'ambiziosa trilogia di cui fanno parte Big Bang Circus e Il Giudizio Universale, due opere altrettanto gioiose e irriverenti, già andate in scena negli anni passati.

Arrivata al suo quarto appuntamento agli Amici della Musica di Firenze l'integrale dei concerti pianistici di Mozart con l'Orchestra da Camera di Mantova e Alexander Lonquich pianista e direttore: una lettura agile, tonica e luminosa e una grande prova di bravura e intelligenza musicale da parte del pianista tedesco

Celebrazione mozartiana con due testi insoliti, di limitato spessore artistico, ma non privi di momenti suggestivi, tra il vero e il falso, tra l'antico e il moderno.

Dmitri Hvorostovsky offre una forte caratterizzazione del carattere di Onegin in una nuova produzione alla Royal Opera House

Le jeune homme et la Mort entra nel repertorio della Compagnia di balletto della Scala a 60 anni dalla prima parigina. Roberto Bolle debuttava nel ruolo che fu di Babilée, Nureyev, Barishnikov e del nostro grande Luigi Bonino: tecnicamente fenomenale ma così sereno ed apollineo di suo, è riuscito ad essere dilaniato e smarrito.

Buona produzione del Muziektheater Transparent, del Colon di Buenos Ayres e della Monnaie, questo "Jacob Lenz" rende al meglio l'idea di Rihm di essere un autore "all'indicativo" come amava definirsi quando, nel 1979, scrisse questa opera a soli ventisette anni, facendo riferimento al suo progetto di creare della musica che trovasse una comunicazione diretta con il pubblico.

Applausi scroscianti alla fine della performance hanno salutato il maestro Palestine ma anche il costruttore Borgato, autore del formidabile doppio pianoforte che apre nuove frontiere alla creatività musicale.

Musicista straordinario, Morgan. In un affollato Teatro Nazionale, il pubblico ha assistito a un concerto non facile, eppure godibilissimo, vibrante. Bel palco, con una scenografia essenziale, vagamente metafisica. La prima parte dell'esibizione – dedicata al repertorio originale, con brani tratti dal disco d'esordio e diversi inediti che faranno parte del secondo lavoro di prossima uscita – è stata una sorpresa.

Cast vocale di buon livello nella "Cenerentola" rossiniana che la canadese Keri-Lynn Wilson ha diretto a Trieste con particolare vivacità, in sintonia con la dinamica regia di Guido De Monticelli che sperimentato una trasposizione negli anni '30 della vicenda tratta dalla favola di Perrault.

Una quotidianità goffa e imperfetta, gag esilaranti e personaggi improbabili sulla scena: è la ricetta dell'ironia tutta francese degli Storditi di Deschamps.

In tempi tanto neri per la cultura musicale italiana, conforta il grande coinvolgimento del pubblico suscitato dal ritorno a Napoli de "Le Nozze di Figaro" :al San Carlo da mesi non c'è più un posto disponibile per nessuna delle rappresentazioni previste e un autentico entusiasmo ha accompagnato la prima.

Tutto Mozart con Anderszewski e la Mahler Chamber Orchestra per l'inaugurazione primaverile di Ferrara Musica

Dopo Cocciante e Dalla è la volta della PFM a cimentarsi in questo nuovo tipo di opera popolare prodotto da David Zard: sound rock e canto vagamente melodrammatico non si sposano bene ma nel complesso l'opera rock funziona. E anche l'occhio ha la sua parte.