Manon fugge beffarda

Il Palau de les Arts di Valencia ha inaugurato la nuova stagione alternando due opere, Luisa Fernanda, una zarzuela di Torroba, e Manon Lescaut di Puccini, dando vita a un doppio appuntamento pensato attorno alla figura di Placido Domingo, impegnato come direttore nella Manon Lescaut e come cantante nell’opera spagnola. L’originalità della scelta è anche dovuta al reinserimento in cartellone dell’opera di Puccini che, programmata a metà della stagione scorsa, era stata annullata a causa dei problemi al rivestimento esterno del teatro, chiuso per precauzione. Dedicata, ora, alla memoria di Lorin Maazel (molto amato a Valencia, poiché fu lui a selezionare e plasmare l’orchestra del teatro), questa edizione dell'opera pucciniana incuriosiva più per la direzione di Domingo che per la produzione in sé, ripresa di uno spettacolo di Stephen Medcalf del 2005 per il Regio di Parma. Domingo non ha diretto con molte sfumature così che gli improvvisi passaggi d’umore e prospettive del sinfonismo pucciniano sono parsi poco lubrificati, ma in compenso ha colto, con il grande senso teatrale che lo contraddistingue, la concitazione che pervade quest’opera, quella febbrile fuga verso il nulla che è il destino dei due amanti dannati. Più che il carattere sensuale e morboso ha prevalso il carattere beffardo e sinistro dell’opera, animata da una certa giovanile scapigliatezza. Evidentemente dominato dal suo entusiasmo per la musica di Puccini, Domingo non ha poi saputo controllare a dovere il volume del fitto accompagnamento orchestrale che ha più volte sovrastato i cantanti. Tra questi, il più sfavorito è stato Rafael Dávila, che ha risolto la parte di Des Grieux con un’emissione alquanto forzata, mentre María José Siri come Manon è stata vocalmente molto più convincente, anche se un po’ impacciata nella recitazione.

Interpreti: Manon Lescaut María José Siri Renato des Grieux Rafael Dávila Lescaut Germán Olvera Geronte de Ravoir Stephen Milling

Regia: Stephen Medcalf

Direttore: Placido Domingo