In un'epoca in cui i registi d'opera sembrano piuttosto affossare che favorire lo spettacolo, Daniele Abbado propone un esempio di sobrietà e intelligenza, fra le migliori prove della sua carriera
Un'esecuzione teatralissima della Passione secondo Giovanni uscita dal gesto estroverso e trascinante di Diego Fasolis, con ottimi interpreti vocali e strumentali
Grazie a un cast perfetto sul piano vocale e soprattutto scenico, il regista riesce a concretizzare un progetto teatrale vincente. Meno meditata pare invece la direzione di Jonathan Webb, funzionale ma priva di momenti memorabili
Celebrazione mozartiana con due testi insoliti, di limitato spessore artistico, ma non privi di momenti suggestivi, tra il vero e il falso, tra l'antico e il moderno.
Nella rilettura di Znaniecki, l'incrocio di storia e mitologia svela le metafore del testo di Parini, mentre Dantone e i cantanti ci restituiscono un Mozart tardobarocco
Bologna inaugura la stagione con una "Traviata" in cui direttore, cantanti e regista percorrono strade insolite, magari non convincenti per tutti, e tuttavia degne d'attenzione e interesse
La rinuncia forzata all'allestimento scenico non inficia il successo di uno dei titoli migliori fra la misconosciuta produzione italiana di Meyerbeer e segna il trionfo del giovane contralto russo Marina Prudenskaja
Vi sono tutti gli ingredienti per confezionare un ottimo "Trovatore", ma le scelte stilistiche inficiano il risultato complessivo, procurando un'esecuzione senza storia