Una farsa veneziana, anzi portoghese

Lisbona festeggia felicemente il 250° compleanno del suo maggiore operista

Recensione
classica
Teatro Nacional de Sâo Carlos Lisbona
23 Marzo 2012
Fra le memorie sugli anni giovanili dettate nel 1855 al musicista Ferdinand Hiller, Rossini fa cenno a "un'operina di Portogallo": "Un compositore portoghese?" chiede l'interlocutore; "No, italiano", risponde Rossini. Questo piccolo aneddoto dimostra che il ricordo di Marco Portogallo, operista di prima linea fra Sette e Ottocento, era già svanito dopo appena mezzo secolo anche fra gli addetti ai lavori, e che il suo processo di italianizzazione era riuscito tanto perfettamente all'epoca che anche a Rossini sfuggiva l'origine portoghese del più anziano collega. Marcos António Portugal (1762-1830) è stato di fatto il più importante operista portoghese, godendo di ampia fama in tutta Europa per oltre vent'anni, apprezzato particolarmente dalle maggiori cantanti che inserivano sistematicamente sue arie in opere altrui. Per festeggiarne il 250° compleanno, a Lisbona (sua città natale) l'Università ha organizzato un convegno musicologico e il Teatro de São Carlos ha rappresentato "O basculho de chaminé", versione portoghese della fortunatissima farsa "Lo spazzacamino principe" (Venezia 1794), rappresentata all'epoca in mezza Europa. La musica suona ancora fresca e leggera e il libretto, basato sul classico equivoco del travestimento, si presta a una lettura scenica brillante. Merito del regista Pedro Wilson averne amplificato i toni da commedia in un allestimento tanto semplice quanto divertente. Il gioco non sarebbe riuscito senza l'apporto di 6 cantanti spigliatissimi anche come attori, impegnati in lunghi dialoghi parlati (già nell'originale veneziano l'opera rinunciava ai recitativi secchi), mentre la parte musicale è stata condotta con spigliata sicurezza da Ricardo Bernardes, senza mai prevaricare le ragioni della recitazione. Una festa di compleanno davvero riuscita!

Note: Prima ripresa moderna nel 250° anniversario della nascita del compositore.

Interpreti: Luís Rodrigues (Barão), Ana Paula Russo (Rosina), Raquel Luís (D. Flora), José Lourenço (D. Fábio), Tiago Matos (Janino), Jorge Martins (Pieroto)

Regia: Pedro Wilson

Scene: Pedro Wilson

Costumi: Pedro Wilson

Orchestra: Orquestra Sinfónica Portuguesa

Direttore: Ricardo Bernardes

Luci: Pedro Martins

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