La “Nona” di Beethoven ha chiuso il primo Festival Toscanini

Tutto esaurito a Parma per la Filarmonica Toscanini diretta da Fabio Luisi

Festival Toscanini
Parma, Piazza Duomo - Festival Toscanini
Recensione
classica
Parma, Piazza Duomo - Festival Toscanini
Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 “Corale”
12 Luglio 2022

È stato un concerto da “tutto esaurito” quello proposto quale tassello finale della prima edizione del Festival Toscanini, nuova manifestazione che ha offerto, tra giugno e luglio, una serie di appuntamenti che hanno animato un cartellone variegato.

Dopo l’inaugurazione dello scorso cinque giugno, che ha visto il recupero de Le Willis – originario lavoro alla base della revisione in due atti maggiormente nota come Le Villi – il programma di questa manifestazione si è snodato attraverso diversi appuntamenti, tra offerte sinfoniche e cameristiche, proponendo percorsi di ascolto anche molto differenti tra loro.

Tra questi abbiamo seguito, lo scorso 22 giugno in Piazza Verdi a Busseto, il recital di Barbara Frittoli pensato quale omaggio a Renata Tebaldi in occasione del centenario della sua nascita. Una serata che ha visto il soprano milanese interpretare alcune celebri pagine del repertorio verdiano affiancato dalla Filarmonica Toscanini diretta da Omer Meir Wellber, direttore musicale di questa prima edizione del Festival Toscanini chiamato a sostituire il previsto direttore Giuseppe Montesano assente per indisposizione.

Barbara Frittoli - Omer Meir Wellber - Filarmonica Arturo Toscanini
Barbara Frittoli - Omer Meir Wellber - Filarmonica Arturo Toscanini

Il programma proposto in questa occasione ha previsto da Aida il Preludio e l’aria “Ritorna Vincitor!”, restituita dalla Frittoli con solida consapevolezza. Dopo Contemplazione, pagina sinfonica del 1878 di Alfredo Catalani dal gusto raffinato, il cui carattere “Molto dolce, vellutato” è stato restituito con buon impegno da parte di una compagine orchestrale che trovato in questo brano la migliore esecuzione della serata, il programma è stato completato dalla Sinfonia da Nabucco, seguita da un'altra intensa interpretazione della Frittoli – “Canzone del Salice” e “Ave Maria” da Otello – e da un’Ouverture dal Tannhäuser segnata da alcuni passaggi degli archi ritmicamente un poco scomposti. Gli applausi del pubblico presente e due bis hanno chiuso la serata.

Faio Luisi - Filarmonica Toscanini
Fabio Luisi - Filarmonica Toscanini - Camerata Musicale di Parma

Venendo al concerto di chiusura del Festival Toscanini, come ricordato più sopra, l’appuntamento con la Nona Sinfonia di Beethoven ha esaurito i 1000 posti disponibili in una Piazza Duomo gremita da parte di un pubblico partecipe ed entusiasta.

Il fascino esercitato dalla celebre pagina del maestro di Bonn, animata da quell’afflato di fratellanza ideale, custodito in maniera più o meno carsica tra le pieghe della partitura e celebrato nell’iconica parte “corale”, ha sicuramente concorso al successo di pubblico di una serata comunque condizionata dalle classiche problematiche legate alle esecuzioni “en plein air”, in questa occasione segnata in particolare da una ripresa e diffusione del suono che appiattiva alquanto l’impasto timbrico.

Un dato, questo, che non ha permesso di apprezzare a pieno la lettura che Fabio Luisi ha proposto del capolavoro beethoveniano, tratteggiato dal direttore genovese con tratto deciso e serrato, assecondato nel complesso dalla compagine orchestrale così come dal quartetto vocale formato da Adriana Gonzalez (soprano), Marta Pluda (mezzosoprano), Julian Hubbard (tenore) e Eric Greene (basso), mentre non sempre pienamente a fuoco è parsa la compagine corale incarnata dalla Camerata Musicale di Parma diretta da Martino Faggiani.

Da ribadire, comunque, il successo accordato a questa serata finale della prima edizione del Festival Toscanini da parte di un pubblico generoso di applausi rivolti a tutti gli artisti impegnati, tra le cui fila, per la cronaca, sedevano numerose autorità tra le quali il neo-eletto sindaco di Parma Michele Guerra, già assessore alla cultura dell’uscente giunta Pizzarotti, l’assessore alla cultura della Regione Emilia Romagna Mauro Felicori e il presidente Romano Prodi.

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