La leggerezza dei sedici anni

Bologna: abbagliante debutto italiano del pianista Jan Lisiecki

Recensione
classica
Festival Internazionale di Santo Stefano Bologna
15 Giugno 2011
L'associazione bolognese Inedita per la Cultura organizza da 23 anni una rassegna estiva di musica e teatro votata alla rarità, all'intentato, all'idea fuori dagli schemi. La ricerca di nuovi talenti rientra perfettamente in tale logica; ed ecco il direttore artistico Alberto Spano tirar fuori dal suo inesauribile cilindro un ragazzino canadese d'origine polacca che sembra incarnare la bellezza ideale del Tadzio di Thomas Mann. Si chiama Jan Lisiecki, ha 16 anni e suona il pianoforte con naturalezza adolescenziale, si piega al rito degli applausi quasi chiedendosene il motivo, prima di cominciare ringrazia incredulo il pubblico convenuto in gran numero al suo concerto, e senza neppure passare dal camerino si ferma alla fine a distribuire elaborate dediche sui dischi e autografi in cui l'iniziale del nome si trasforma in una simpatica chiave di violino. Ha una padronanza della tastiera fuori dal comune. Non nei virtuosismi, che anzi rifugge preferendo brani intimistici intonati alla cornice del chiostro romanico di S. Stefano sotto la volta stellata (e persino gli Studi di Chopin suonano privi d'ogni accento estroverso). E' invece col tocco che ci conquista: Lisiecki non è di quei pianisti che "spolverano" i tasti, ma li affonda uno ad uno, producendo anche nei pianissimi un suono sempre corposo. Nelle frasi legate ottiene così note che, pur congiunte una all'altra, suonano magicamente tutte sgranate. Bella la varietà dei livelli dinamici, con una gamma infinita di piani e pianissimi a fronte dei quali un semplice forte suona già roboante. Sempre interessante il fraseggio, non senza soluzioni provocatorie, come la fuga bachiana privata del gioco contrappuntistico e trasformata in una melodia accompagnata. Jan, il futuro è tuo; ma non rinnegare mai tanta leggerezza!

Note: PROGRAMMA: Bach, Preludio e Fuga BWV 883; Beethoven, Sonata n. 24; Liszt, Trois Etudes de Concert; Mendelssohn, Variations sérieuses; Bach, Preludio e Fuga BWV 857; Chopin, Etudes op. 25.

Interpreti: Jan Lisiecki, pianoforte

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