Le musiche di Napoleone al Bru Zane

Presentata a Venezia la nuova stagione del Centro di musica romantica francese: si apre con la musica all’epoca di Napoleone Bonaparte

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Napoleone Bonaparte
Napoleone Bonaparte

“Eroica o tirannica?”: è la domanda che il Palazzetto Bru Zane si pone per il tradizionale festival d’autunno che apre la sua stagione veneziana, quest’anno consacrata alla musica all’epoca di Napoleone Bonaparte nel bicentenario della morte. L’istituzione veneziana mette sotto la sua lente la produzione musicale di un ventennio che va dal 1795 al 1815, scandito da tre fasi politicamente significative: Direttorio (1795-1799), Consolato (1799-1804), Impero (1804-1815). Dopo l’anteprima del 14 settembre con il recital del pianista Mihály Berecz impegnato in musiche di Montgeroult, Adam e Hérold, il ciclo “Il suono dell’Impero” si apre il 25 settembre con “Vittoria!”, che vede il soprano Judith van Wanroij accompagnata dal Quatuor Cambini-Paris impegnata in un programma di arie d’opera di Cherubini, Méhul, Gluck, Jadin, Fontenelle, Spontini ed altri trascritte per voce e quartetto d’archi. Il 26 settembre nel Palazzetto Bru Zane accoglie il pianista Philippe Hattat per il recital “All’alba di Chopin” con musiche di Adam, Jadin, Méhul, Montgeroult, Hérold e Boieldieu. Il ciclo prosegue l’8 ottobre con “La marchesa del pianoforte” interamente consacrato alla produzione pianistica di Hélène de Montgeroult con la pianista Clare Hammond. A seguire, il 19 ottobre sarà la volta delle “Chitarre eroiche” del Duo Tarantelle impegnato in lavori di e trascrizioni da Méhul, Sor, Doisy, Lhoyer e Haydn, quindi il 4 novembre il Trio Arnold propone musiche per trio d’archi di Jadin e Boëly. Conclusione il 12 novembre con il Quatuor Elmire impegnato in musiche di Baillot, Hérold e Jadin.
Nel quadro del festival d’autunno, il Bru Zane ospiterà anche una serie di incontri: nel primo in programma il 30 settembre, Anna Alberati intratterrà il pubblico sul “Pollo alla Marengo” con il pianista Gabriele Bagnati; il 12 ottobre, Giulia Perni parlerà di “Napoleone Bonaparte, l’imperatore che amava la musica”; il 26 ottobre, Marco Bellano accompagnerà in un itinerario fra cinema e musica con “Attorno al Napoleone di Abel Gance” in compagnia del pianista Gabriele Dal Santo; e il 9 novembre in “Non solo un cuculo corso” Salvatore Alongi, Monica Del Rio e Andrea Erboso presenteranno documenti su Napoleone conservati all’Archivio di Stato di Venezia. Infine, dal 14 settembre una selezione di quindici stampe saranno esposte al pianterreno del Palazzetto Bru Zane per restituire il senso della temperie culturale degli anni fra il 1795 e il 1815: ai ritratti dei compositori più celebri, si affiancheranno le riproduzioni dei luoghi della musica e di alcuni frontespizi di alcune significative partiture del periodo.

Come sempre, la presentazione del ciclo veneziano è stata l’occasione per lo staff del Palazzetto Bru Zane di parlare della poliedrica attività della stagione del Centro di musica romantica francese. Oltre al festival veneziano, altri eventi in Europa saranno dedicati alla controversa figura di Napoleone Bonaparte come il concerto “Un’incoronazione per Napoleone” a Bruxelles il 12 gennaio che proporrà un’inedita versione del Requiem di Mozart per Parigi (1804) con significative modifiche (sono cinque i solisti vocali) e interpolazioni da altre composizioni, con la Messe pour le sacre de Napoléon di Giovanni Paisiello eseguiti da Le Concert La Loge e il Coro da Camera di Namur diretti da Julien Chauvin. Budapest invece accoglierà il 9 marzo la produzione in forma di concerto de Les Abencérages di Luigi Cherubini con l’Orfeo Orchestra e il Purcell Choir diretti da György Vashegyi e il tenore John Osborne nel cast. Infine, nell’ambito del festival parigino del Palazzetto Bru Zane il Théâtre de Champs-Elysées riproporrà La vestale di Spontini con Marina Rebeka protagonista e la direzione di Christophe Rousset in una versione che promette di tornare all’originale riaprendo molti dei tagli della tradizione.

Quanto a Venezia, anticipato anche il tema del festival di primavera, che sarà dedicato al nume tutelare del post-romanticismo francese, César Franck, nell’anno del bicentenario della nascita.

 

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