In Germania la battaglia per riaprire i teatri continua
Dopo la bocciatura del tribunale, i promotori dell’iniziativa “Aufstehen für die Kunst” annunciano un ricorso alla Corte costituzionale.
02 maggio 2021 • 2 minuti di lettura

Nononostante il parere negativo del Tribunale Amministrativo bavarese, non si arresta l’iniziativa di “Aufstehen für die Kunst” (In piedi per le arti) promossa dal direttore d’orchestra e organista Hansjörg Albrecht con la violinista Anne-Sophie Mutter, il baritono Christian Gerhaher e molti altri musicisti, che hanno deciso di intraprendere una battaglia legale per far riaprire i luoghi di spettacolo in Germania. Si rivolgeranno dunque alla Corte costituzionale i promotori dell’iniziativa per veder affermato il diritto alla “libertà dell’arte” come garantito dalla Costituzione tedesca messa in discussione, come sostengono i ricorrenti, da restrizioni estese per un periodo sproporzionatamente lungo e senza reale fondamento scientifico. Per difendere dunque la libertà degli artisti a esibirsi davanti a un pubblico anche facendosi forza delle evidenze scientifiche che dimostrano che il rischio di contagio nei teatri è più basso che nelle attività commerciali, nelle scuole o nei luoghi di culto, “Aufstehen für die Kunst” pretende un pronunciamento del tribunale supremo.
E mentre in Germania si allontana la data per una riapertura al pubblico delle sale e sono numerosi i teatri che hanno annunciato la cancellazione di ciò che resta di una stagione disgraziata, l’iniziativa “Aufstehen für die Kunst”, intanto, continua a raccogliere il sostegno di associazioni concertistiche, agenzie, organizzatori di eventi, editori e di chi di spettacolo vive, come Lisa Batiashvili, la coreografa Sasha Waltz e i direttori d’orchestra Kent Nagano, Thomas Hengelbrock e Herbert Blomstedt fra i più noti.