L’anno incredibile di Pa Salieu, il ragazzo del quartiere

Album di debutto per il musicista di Coventry, tra grime e dancehall, uno dei personaggi dell'anno che sta finendo in UK

Pa Salieu
Disco
pop
Pa Salieu
Send them to Coventry
Atlantic / Warner UK
2020

Ventidue anni, nato a Slough da genitori originari del Gambia, Paese in cui ha trascorso i primi dieci anni della sua vita prima di tornare a Hillfields, nella periferia settentrionale di Coventry, Pa Salieu, dopo alcuni singoli e relativi video di successo, arriva al suo mixtape d’esordio, Send them to Coventry, 15 canzoni che lo confermano uno dei nomi della scena britannica da tenere d’occhio.

Vi ricordate? Era il 2002 e Jennifer Lopez, cantante ormai di successo planetario e intenzionata a lanciare la sua linea di abbigliamento street oriented JLo, pubblica il singolo “Jenny from the Block” per ribadire che lei non ha dimenticato le sue origini ed è rimasta la solita “Jenny del quartiere”, malgrado gli abiti firmati e le pietre preziose.

«Non fatevi ingannare dalle pietre preziose che ho, io sono ancora Jenny del quartiere, prima avevo poco, adesso ho molto, non importa dove vado, so da dove arrivo, dal Bronx!» – "Jenny from the Block"   

È il sogno americano, chiunque col duro lavoro ce la può fare, e il messaggio è veicolato attraverso un video che alterna immagini della Lopez vestita da coatta – la sua linea di abbigliamento avrà scarsa fortuna – ad altre in cui, su uno yacht, è impegnata a farsi accarezzare il glorioso posteriore dal fidanzato del momento, l’attore Ben Affleck.

29 ottobre 2020: «Sei cattivo e allora mostri in aria la tua Glock, tu arrivi dal quartiere, la tua ragazza non ha bisogno di te, tu sei soltanto il suo piano B, lei vuole essere fusa, ubriaca, scopata, sei pazzo».

Voce autoritaria su una base che mette insieme dancehall, afrobeats e grime: «Il mio nome è Pa e arrivo da Hillset, pistola inceppata, pallottole schivate, sono stato beccato ma sono scampato alla morte». Se arrivi dal quartiere e non hai un fondoschiena come quello di JLo, può succedere, e a Pa Salieu è successo veramente nell’ottobre dello scorso anno, quando fu colpito alla testa da un colpo d’arma da fuoco, fortunatamente senza conseguenze drammatiche.

Facciamo un salto all’indietro: è il 2 gennaio, si comincia a parlare di Covid-19 ma sembra ancora un problema limitato alla città di Wuhan, “cosa c’entriamo noi coi cinesi?”, e compare il video di “Frontline” in cui uno spaccone si annuncia come “Gambian brudda, Mr K. Kunte” su un tappeto di synth approntato da Jevon che ricorda il suono di una sirena: il suo flow maestoso è di quelli che non passano inosservati. Il brano risulterà quello più suonato nel 2020 su BBC 1Xtra e il video supererà i tre milioni di visualizzazioni.

È poi la volta della collaborazione con SL nel brano “Hit the Block” e a fine maggio ecco un altro banger: “Betty” ripercorre il percorso di “Frontline”, si sente ovunque e il video supera il milione di visualizzazioni.

L’anno d’oro di Pa Salieu continua con una collaborazione con FKA Twigs e con “My Family”, collaborazione con BackRoad Gee, celebrazione della sua posse e descrizione della vita quotidiana a Coventry, città che nel brano “Informa”, incluso nel mixtape, diventa «C-O-V, hashtag City Of Violence».

«La musica è nera, il colore della pelle è nero, lo stile di vita è nero ma loro hanno paura di questa evidenza» – B***k

Send them to Coventry include tutti i singoli usciti finora e concede spazio anche ad altri artisti: M1llionz compare in “Informa”, Boy Boy in “No Warnin’”, Eight9FLY in “More Paper”, Ni Santora, Lz Dinero, Stizee e Shakavellie in “Active”, e la cantante R&B Mahalia nella conclusiva “Energy”, con “More People” il momento più pop della raccolta.

Incomprensibilmente è rimasto fuori “Bang Out”, brano uscito a fine maggio e costruito intorno al campionamento di “Ghosts” dei Japan.

Pa Salieu, svariando tra atmosfere grime e minimalismo dancehall, riesce a ritagliarsi uno spazio tutto suo, alternando understatement e urla impressionanti per far sentire il proprio messaggio e l’autenticità delle sue storie. Send them to Coventry è un racconto che arriva dalla linea del fronte, una delle colonne sonore possibili per questi nostri tempi, ennesimo episodio ispirato in qualche maniera da ciò che è successo negli ultimi otto mesi: mi riferisco ovviamente al movimento #BlackLivesMatter, alle cui manifestazioni londinesi Pa Salieu ha preso parte. Questo è un disco attuale e pieno d’inventiva, ignorarlo sarebbe un vero peccato.

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