Elite Gymnastics, il ritorno di Jamie Brooks

Jamie Brooks confeziona un hyper-pop delizioso, sulla scia del precedente progetto Default Genders

Elite Gymnastics
Disco
pop
Elite Gymnastics
snow flakes 2022
autoproduzione
2022

Di James Brooks, ora Jaime, scrissi nella primavera del 2019 quando, col nome di Default Genders, diede vita a quel piccolo capolavoro pop intitolato MAIN POP GIRL 2019. Nel frattempo, dopo la fine della relazione con Grimes, l’attuale (forse) compagna di Elon Musk, ci sono stati un cambio di sesso, la decisione a sorpresa di riprendere in mano il progetto Elite Gymnastics, in stand-by dal 2013, e addirittura l’annuncio dell’album d’esordio.

Gli Elite Gymnastics, vale a dire la collaborazione tra Brooks e Josh Clancy, pubblicarono un certo numero di EP, tra cui la serie Ruin, e di remix tra il 2009 e il 2013, riuscendo a catturare l’attenzione della critica specializzata. Il loro approccio prevedeva un uso massiccio di campionamenti, caratteristica che andava bene nei primi giorni dello sharing di MP3 ma meno fattibile in un contesto musicale orientato allo streaming. Qui potete trovare un breve saggio di Jamie su come è cambiato lo scenario per chi fa musica sfruttando gli strumenti messi a disposizione da Internet.

Per darvi un esempio ecco un loro remix del 2012 del brano “Sa Sa Samoa” di Korallreven con campionamenti di Whitney Houston.

Lo scorso anno, il 4 giugno per la precisione, il nome Elite Gymnastics è ricomparso per prima volta in nove anni, per una performance all’interno di una raccolta fondi virtuale per Quiet Year Records.

Nell’occasione Brooks ha spiegato che stava lavorando a un vero e proprio album d’esordio di Elite Gymnastics e che era nel pieno di un processo di rielaborazione di vecchie canzoni, la maggior parte delle quali composta nei giorni selvaggi dei campionamenti di MP3.

E ancora, in un post pubblicato lo scorso anno su Tumblr: «Attualmente sto lavorando al primo album di Elite Gymnastics. Se avete seguito le mie cose come Default Genders, potreste aver notato che ho postato demo del periodo 2015-2018 sulla mia pagina SoundCloud, poi rilavorate e pubblicate nell’album MAIN POP GIRL 2019. L’album che sto facendo ha lo stesso approccio a tutte le vecchie canzoni di EG e includerà anche materiale inedito. Sto collaborando con altri su alcune canzoni e onestamente il risultato è la migliore e più eccitante musica in cui io sia mai stata coinvolta. È una reinvenzione drastica, ma la ripetizione e la reinvenzione sono sempre state una parte importante di ciò che faccio. Voglio fare qualcosa che sia visto come l’apice di tutto ciò che venne prima e, per il momento, penso di essere sulla strada giusta per riuscirci».

Il 18 ottobre l’attesa è finita, snow flakes 2022 è disponibile in formato digitale e può essere acquistato al costo di 10 dollari su Bandcamp.

Effettivamente include nuove versioni di molte canzoni di EG uscite durante il periodo d’oro del gruppo, vale a dire tra il 2009 e il 2013: “here in heaven”, “Andreja 4-Ever” (diventata “chloe 4-ever” in omaggio all’ospite Chloe Hotline) e “Omamori” (ora conosciuta come “omamori piano fantasy” e con la partecipazione di Conrad Tao). Non è una semplice rivisitazione: la ricontestualizzazione di questi brani è assolutamente affascinante, il risultato è assolutamente moderno nonché seducente.

Elite Gymnastics sono composti al momento da Brooks e Viri Char e, come già ricordato, l’album vede anche i contributi di Conrad Tao e Chloe Hotline. Josh Clancy, l’artista in origine incaricato dei visual, dopo un breve rientro, ha nuovamente abbandonato il gruppo.

Come avrete già capito, quello di EG è un progetto di nicchia, non ci sono case discografiche coinvolte, il disco è auto-prodotto, non ci sono video. Allora metto questo, rintracciato su Youtube, che se non altro ci permette di ascoltare la bellissima “Andreja 4-Ever”:

 Oltre a quelle già citate, snow flakes 2022 contiene altre due versioni di canzoni già edite: “Minneapolis Belongs to You” diventa “it’s yours!” e “So Close To Paradise” è rinominata “how could you do it?”.

A sentire lei, Brooks non era interessata a una rivisitazione “taglia e incolla” del suono EG del 2011: il suo pop arruffato e sperimentale come Default Genders trasuda nelle composizioni di questo disco, dando loro un’autenticità profonda e in qualche maniera agrodolce. Direi che è giunto il momento di sospendere la lettura e ascoltare il disco su Bandcamp.

 Niente male, vero? Lo so, siete incuriositi dal titolo (in italiano) “Tutti in bagno” ma, dopo attenta analisi, il testo, dopo un veloce accenno iniziale al bathroom, in realtà parla di un rapporto di amicizia.

A proposito di testi: assolutamente esilarante è quello della title track, nuova strepitosa versione di “We Fly High”, che raggiunge il suo vertice con «afro finger and gel / and eureka, the ecstasy of Saint Theresa». E che dire di «hai comprato delle sigarette perché sei ignorante della morte, perché pensi che se sei senza paura persino la morte resterà impressionata. Ho comprato questo talismano fatto con la pelle di un leone, una volta libero, un bel re: spero che noi non finiremo come lui», frasi estrapolate dalla deliziosa “omamori piano fantasy”?

Abbiamo aspettato per anni queste 12 canzoni che compongono snow flakes 2022, ormai ci eravamo rassegnati e invece eccole qui, pop come non mai, anzi di più, hyper-pop, ma allo stesso tempo romantiche, struggenti, meravigliose. La signorina Brooks è una garanzia dal 2009, non mi pare poco. E poi il fatto che vicino al suo nome su Twitter abbia messo una falce e un martello me la rende ancora più simpatica.

«I worked really really hard on this thing and I think it is very good» - Jaime Brooks

P.S. Mancano ancora un paio di mesi a Natale ma mi porto avanti col lavoro: ecco il video di “Christmas Song II (Grinch) in cui compaiono James Brooks, ancora in versione maschile, e una scatenata Grimes che canta «it’s motherfucking Christmas! I’m the Grinch, motherfucker!». La rivista The Fader diede questa definizione: «La più oscena canzone natalizia accompagnata dal video più carino di feste natalizie in famiglia».

 

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

pop

Julia Holter, la Sibilla di Los Angeles

Il nuovo album della cantautrice statunitense Julia Holter, Something in the Room She Moves

Alberto Campo
pop

Ben Frost, glaciale metal elettronico

Scope Neglect è il nuovo album dell’artista australiano in Islanda

Alberto Campo
pop

Le canzoni filosofiche di Lætitia Sadier

Rooting for Love è il quinto lavoro da solista per la cantante degli Stereolab

Alberto Campo