I Münchener Opern-Festspiele hanno riproposto l'allestimento del Ritorno di Ulisse in patria del 2001, con Rodney Gilfry e Vivica Genaux nei ruoli dei protagonisti. La regia di David Alden si muoveva sul confine malcerto tra la amara rappresentazione delle umane fragilità e la vacua ironia.

Il regista Martin Duncan ha ambientato la Entführung di Monaco in uno spazio attraversato da divani colorati, sospesi per aria come tappeti volanti, e ha sostuito i dialoghi con una narratrice. Intensa e stilisticamente appropriata la resa musicale, affidata alla bacchetta di Daniel Harding e alle voci di Malin Hartelius e Roberto Saccà.

A Cagliari è andata in scena un'Aida ambientata dal regista Stephen Medcalf nel periodo delle guerre di fine Ottocento. Il tema della guerra è diventato la chiave di lettura di tutto l'allestimento, con la marcia trionfale trasformata in una esibizione di armi. Scorrevole e brillante la direzione di Maazel. Piena di sfumature espressive l'interpretazione di Norma Fantini.

Spettacolo spoglio, essenziale, molto applaudito il Flauto Magico messo in scena a Cagliari da Stephen Medcalf. Pochi oggetti di scena e il resto giocato sulle luci, i costumi le coreografie dei Pilobolus. Ottimo il cast, con Giuseppe Filianoti nei panni di Tamino e Sandrine Piau in quelli di Pamina.

Nuova produzione di Capriccio al Teatro Lirico di Cagliari e prima esecuzione in Sardegna dell'ultima opera di Strauss, in un allestimento firmato da Luca Ronconi che ha trasportato l'ambientazione settecentesca nel Novecento, per sottolineare l'"anacronismo" di Capriccio.

Riuscito abbinamento di due lavori composti a distanza di dieci anni per Pascal Dusapin a Losanna

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