Realizzata all'interno del Festival "Corpi del suono", la performance dell'opera di poesia e musica "Tiresia", autori il compositore Agostino Di Scipio e il poeta Giuliano Mesa, ha sottolineato l'innovativo proposta di esperienza (plurima, aperta) dello spettacolo portata avanti in questa iniziativa, dando conto dell'approfondito lavoro comune degli autori sul ritmo e aprendo una finestra critica e calata nella tragica realtà dell'oggi sulla figura del veggente cieco, inascoltato perché vede e dice ciò che l'uomo non vuole vedere e dire.

Un nuovo allestimento del "Matrimonio segreto" ha aperto la programmazione lirica triennale prevista tra Teramo e Atri (sempre in provincia di Teramo); nel piccolo ma splendido Teatro di Atri, il dramma giocoso di Cimarosa ha ottenuto un franco successo, avendo potuto contare su una compagnia equilibrata e ben preparata, soprattutto nei numeri con orchestra e nella resa chiara e articolata, all'interno di essi, della parola

Il RomaEuropa Festival ha proposto, nell'ambito di una personale dedicata a Michael Nyman, una prima assoluta del compositore inglese (le musiche di accompagnamento del celebre film del 1929 di Vertov, "The man with the movie camera") oltre ad estratti di una sua recente opera multimediale, "The commissar vanishes", tratta da un libro di D. King sulle falsificazioni delle immagini nel regime stalinista. Quest'ultimo lavoro, nella congruenza progettuale ed espressiva tra immagini e musica, ha convinto molto più che l'ampia e ambiziosa novità.

Successo netto ieri a Macerata (Teatro Lauro Rossi) per lo spettacolo d'avvio di MacerataOpera 2001: in programma erano due lavori poco conosciuti dovuti al sodalizio Brecht-Weill; "Der Lindberghflug" ("Il volo di Lindberg") nacque come radiodramma nel 1929, per celebrare l'impresa di un eroe moderno quale il primo trasvolatore oceanico; Brecht interverrà poi nel 1949 sul testo per sottolineare le contraddizioni di una figura che, successivamente, aveva collaborato con i nazisti. Ancora le contraddizioni della società, borghese e capitalistica, sono al centro dell'apologo "Die sieben Todsünden" ("I sette peccati mortali"), uno snello balletto con canto del '33 (ultima collaborazione tra i due e prima fatica parigina di Weill) sull'impossibilità di praticare i sette vizi capitali per chi voglia arrivare al successo e al benessere economico. La regia di Hugo De Ana ha evidenziato, unificando la pratica dello sdoppiamento (canto-danza) del protagonista e eliminando l'intervallo, la continuità concettuale tra i due testi. Tutti assai bravi gli esecutori vocali (Mark Bleeke, Svetla Vassilieva, Timothy Leigh Evans, Eric Edlund, Peter Becker) e l'Orchestra Regionale Toscana diretta da Bruno Bartoletti.

Catania: ha inaugurato Carmen Consoli

L'8 dicembre Dantone a Palazzo Biscari

Addio al direttore d'orchestra

Il Bellini apre con Fedra

Il Festival fino al 5 novembre

La scomparsa del musicologo

Catania: il 16 si apre la stagione

L'Aquila: Musica per la città