Le pagelle delle cover di Sanremo 2021

La serata delle cover e dei duetti è moscia, come tutto questo Festival di Sanremo, ma qualche facezia da dire la si trova comunque

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Terza serata a Sanremo, quella dedicata alle cover e agli ospiti. È la serata che gli amanti delle cattiverie sui social prediligono da sempre, ma c’è da dire – è ormai chiaro a tutti – che l’annata del Festival 2021 è davvero moscia, e gli spunti non sono tantissimi neanche per gli amanti dell'orrido.

– Leggi anche: Le pagelle delle canzoni di Sanremo 2021 (prima serata)

– Leggi anche: Le pagelle delle canzoni di Sanremo 2021 (seconda serata)

Certo, qualche abisso ctonio di cattivo gusto viene toccato, ma i cantanti e le cantanti – come un governo tecnico qualsiasi – puntano più a non fare danni che a inventarsi qualcosa di originale. Se ci aggiungete una scaletta che si spinge fino alle due, 26 canzoni (senza contare gli ospiti) e il suono pessimo del palco (peggio del solito) capirete che ci sarebbero, per il vostro recensore, gli estremi per rivolgersi al tribunale del lavoro.

Ad ogni modo, ci proviamo: ecco le pagelle della terza serata del Festival di Sanremo.

OUVERTURE: Negramaro, “4 marzo 1943” e “Meraviglioso”.

Sangiorgi canta le cover – sia un lento, un moderato, un pezzo rock – sempre nello stesso modo. Cioè male. «Dai, magari l’arrangiamento sarà bello», pensi. E invece no. E sono solo le 21, mi aspettano altre cinque ore di lavoro.

VOTO 3 e Premio chi ben comincia.

1. Noemi - “Prima di andare via” con Neffa

Ardito l’arrangiamento, che prevede di cantare le due parti all’unisono ma a un secondo esatto di distanza. (Noemi: «O Neffa, che te lo ricordi ancora il testo?» Neffa: «Ma sì, dai, ti vengo dietro poi mi viene in mente»).

VOTO 4

2. Fulminacci - “Penso positivo” con Valerio Lundini e Roy Paci

Fulminacci ha il carisma di uno Zingaretti (sapete a quale dei due fratelli mi riferisco), ma Lundini ci mette una pezza sviluppando una strofa alla sua maniera, e alla fine il risultato è degno. Roy Paci ha depositato in Siae quelle cinque note di tromba, ed è per questo che le suona da oltre vent’anni.

VOTO 7

3. Francesco Renga - “Una ragione di più” con Casadilego

Ogni volta che sento cantare Renga mi trovo a rivalutare la brillantezza di Enrico Nigiotti. Chissà dove sarà ora? Voi non ve lo chiedete mai? Un grave errore, tra l’altro, fare esibire Renga alle 21.30, mentre sta ancora digerendo il coniglio alla ligure. Casadilego non sembra felicissima.

VOTO 4 e Targa Citrosodina

4. Extraliscio feat. Davide Toffolo - Medley “Rosamunda” con Peter Pichler

“Il ballo della steppa” e “Rosamunda”, a Sanremo, con un trautonium. Basta questo. Poi, il giudizio si polarizza tra: «Sono dei radical chic!» e «Sono dei geni postmoderni!». Io propongo la terza via: sono degli ottimi musicisti, che suonano benissimo una musica divertente che per anni è stata considerata feccia. Non vi basta? Ne abbiamo parlato qui.

VOTO 9

5. Fasma - “La fine” con Nesli

Apprezzabile gesto di fair play dei fonici che spengono il microfono a Fasma. Amadeus non coglie e fa fermare il gioco. Ma il vero problema non è come canta Fasma (ed è tutto dire). È che questo tipo di canzoni, diciamo post-rap, arrangiate con gli archi di Sanremo sono irrimediabilmente terribili, esattamente come i rapper quando decidono di cantarle. Detto ciò, in confronto all’arrangiamento di Renga questo è comunque Phil Spector.

VOTO 6

6. Bugo - “Un’avventura” con i Pinguini Tattici Nucleari

Bugo è a casa sua con Battisti. I Pinguini Tattici, da parte loro, ci mettono una verve da manuale delle Giovani marmotte, percuotendo per finta dei tamburi mentre fingono di divertirsi. La terribile condanna dell’indie a essere simpatici a tutti i costi.

VOTO 5.5 e Medaglia del Gran Mogol

7. Francesca Michielin e Fedez - Medley ( “Del verde”, “Le cose che abbiamo in comune”, “Fiumi di parole”, “Non amarmi”, “Felicità”)

La linea comica! Il medley simpatico con “Felicità” e Aleandro Baldi come alla festa dei coscritti di Arguello, quando la band – ebbra di donne e di prosecco – sbraca e il cantante insegue i ballerini per toccargli il culo tirandosi dietro il cavo del mixer, mentre il bassista rutta e si accende un’altra sigaretta.

VOTO 1 e SU LE MANI VOGLIO VEDERLE TUTTE SU!!!

8. Irama - “Cyrano”

Lo stesso Amadeus, nel presentare la registrazione della prova di questa cover di “Cyrano” fatta da Irama, mette le mani avanti dicendoci, in sostanza, che fa cagare e che contiene un messaggio vocale estorto a Guccini da un operatore Fastweb. Ma poteva andare davvero molto peggio, viste le premesse: tutto sommato Irama non fa danni, e – vista la serata – è tanta roba.

VOTO 6+

9. Maneskin - “Amandoti” con Manuel Agnelli

Un po’ di hardocketto che piace ai giovani, qualche batteria pestona e se la portano a casa. Bella l’idea di vestire Manuel Agnelli come Ken il guerriero.

VOTO 6,5

10. Random - “Ragazzo fortunato” con i The Kolors

Difficile cantare Jovanotti peggio di Jovanotti, ma Random è un vero fuoriclasse.

VOTO 1

11. Willie Peyote - “Giudizi universali” con Samuele Bersani

L’idea è chiara: prendere l’arrangiamento originale di “Giudizi universali”, chiamare Samuele Bersani a cantarla, vestire Willie Peyote uguale a lui e fargli muovere la bocca in sincrono. Strategia conservativa in pura tradizione italiana, un po’ come quando Allegri buttava dentro Barzagli sull’1-0 al 75’ del secondo tempo.

VOTO 6 e c’è da fare i complimenti ai ragazzi

12. Orietta Berti - “Io che amo solo te” con Le Deva

Come dimostra il Morgan-gate l’anno scorso, non molti possono permettersi di cantare credibilmente Endrigo senza steccare e/o sembrare stucchevoli. Orietta, invece, può.

VOTO 8 e Orietta Berti patrimonio immateriale dell'Unesco

13. Gio Evan - “Gli anni” con i cantanti di The Voice Senior

Sono più imbarazzanti gli attempati cantanti di The Voice Senior che cantano gli 883 con voce lirica, o Gio Evan, proprio in quanto Gio Evan? Vi lascio con questo dubbio.

VOTO 1

14. Ghemon - Medley (“Le ragazze”, “Donne”, “Acqua e sapone”, “La canzone del sole”) con i Neri Per Caso

Un medley a tema “donne”, ben arrangiato, con un delizioso stacco orchestrale da blue-eyed soul

VOTO 7

INTERMEZZO: Fiorello, Ibrahimovic e Mihailovic che cantano “Io vagabondo”

Vabbè, ve la potete immaginare se non l'avete sentita. Ed è comunque un gradino sopra Gio Evan, pensate.

15. La Rappresentante di Lista - “Splendido splendente” con Donatella Rettore

Dieci per la scelta del pezzo: La Rappresentante di Lista se la gioca alla grande con la Rettore, ma poteva osare di più sull’arrangiamento, banalotto. E i kazoo proprio no, se non sei Paolo Conte.

VOTO 7

16. Arisa - “Quando” con Michele Bravi

Ci sono momenti in cui questo lavoro è davvero faticoso.

VOTO 2

17. Madame - “Prisencolinensinainciusol”

Dieci per la scelta del pezzo. Sette per l’arrangiamento. Cinque per l’esecuzione. Due per lo sketch iniziale. Ne esce una sufficienza scarsa. La presenza di Madame a questo Sanremo mi sembra una clamorosa occasione sprecata di svecchiare il tutto. Madame, sei brava, che ti sta facendo la Caselli? Prima una canzone mediocre, ora questo. Ribellati!

VOTO 6 meno e #FreeMadame

18. Lo Stato Sociale - “Non è per sempre” con Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino

Poteva essere uno sfacelo sulla carta, ma nonostante facciano di tutto per cantarla male, l’arrangiamento la tiene su. L’appello per i lavoratori dello spettacolo riesce quasi a non essere paraculo (ma solo quasi).

VOTO 7

19. Annalisa - “La musica è finita” con Federico Poggipollini

Annalisa è sciapetta, la canzone è gigantesca. Potrà salvarla dall’insufficienza l’ospitata di Federico Poggipollini che fa il riffone di “Feeling good”? Sapete già la risposta.

VOTO 5.5 

20. Gaia - “Mi sono innamorato di te” con Lous and The Yakuza

Elegantissima Lous. Gaia per riportare tutto in caciara invece indossa dei guanti in pelle di puffo, con frange plasticose stile Pecos Bill. La medesima dialettica si ripropone con il duetto, che vorrebbe andare in direzione "Je t'aime moi non plus" ma finisce per arrivare a "Marco se n'è andato e non ritorna più".

VOTO 5 e Targa Teflon

21. Colapesce e Dimartino - “Povera patria”

Un po’ compitino: arrangiamento molto fedele all’originale, cantata con emozione, ma era lecito aspettarsi qualcosina di più.

VOTO 6.5

22. Coma_Cose - “Il mio canto libero” con Alberto Radius

Qualche dubbio sul pezzo in gara dei Coma_Cose lo avevo sollevato. Ancora più dubbi mi suscita questa cover di Battisti, sciapa come poche. Perché? Davvero è tutto qui?

VOTO 5 

23. Malika Ayane - “Insieme a te non ci sto più”

Malika Ayane danza leggiadra tra la raffinatezza e la noia, tendendo decisamente verso la seconda. Si aspetta con ansia che succeda qualcosa, ma non succede. La storia di questa serata insomma.

VOTO 5

24. Max Gazzè - “Del mondo” con Daniele Silvestri e The Magical Mistery Band

Gazzè e Silvestri non brillano per verve in questa interpretazione dei C.S.I., ma l'arrangiamento è uno dei più belli tra quelli proposti.

VOTO 7.5

25. Ermal Meta - “Caruso” la con Napoli Mandolin Orchestra

Sono sveglio! Sono sveglio! Cosa mi sono perso? Ah niente di interessante, benissimo.

VOTO ?

26. Aiello - “Gianna” con Vegas Jones

Si prende quello che c'è, e giunti alle 2 di notte un arrangiamento un po' originale e fresco è già abbastanza, penso. Dai, Aiello canta anche bene, penso. E poi arriva la parte rappata.

VOTO 5

 

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