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Un anno prolifico, con tributi a Messiaen, Shostakovich, Ravel, Britten e altri programmi originali

AM

23 dicembre 2025 • 5 minuti di lettura

Lucas & Arthur Jussen
Lucas & Arthur Jussen

Una selezione di dieci pubblicazioni, sia in formato fisico che digitale, in un anno particolarmente prolifico dal punto di vista discografico. Tra tributi monografici dedicati a Messiaen, Shostakovich, Ravel e Britten, a programmi originali interpretati da alcuni dei più interessanti musicisti di oggi.

1) Ciro Longobardi, Messiaen: Vingt Regards sur l'Enfant-Jésus (Piano Classics)

Terzo e ultimo capitolo della saga, con questo disco Ciro Longobardi chiude il cerchio dell’integrale di Olivier Messiaen, progetto che il pianista ha proposto diverse volte anche in esecuzioni dal vivo, affermandosi come raffinato interprete della musica del Novecento e contemporanea. La registrazione accoglie Vingt Regards sur l’enfant Jésus, uno dei cicli più significativi del Novecento, intriso di profonda meditazione spirituale sui misteri della fede cristiana. Il disco si completa con Petites Esquisses d’Oiseaux, sei brevi pezzi dedicati alla moglie Yvonne Loriod, ispirati da quattro tipi di uccelli, tra tutti il pettirosso.

2) Matthias Goerne, Shostakovich: Suites on Verse on Michelangelo & October (Deutsche Grammophon)

Tra le diverse pubblicazioni prodotte per celebrare il 50° anniversario della morte di uno dei compositori più osteggiati dal regime russo, si impone quello dell’etichetta Alpha che accosta la Suite su versi di Michelangelo Buonarroti al Poema sinfonico Ottobre. Tra i massimi capolavori di Shostakovich, scritto poco prima di morire, i versi di Michelangelo sono qui interpretati in modo sublime dal baritono Matthias Goerne, insieme all’Orchestre Philharmonique de Radio France diretta da Mikko Franck. Commissionato per ricordare la Rivoluzione d'Ottobre nel cinquantesimo anniversario con toni esageratamente eloquenti, il Poema sinfonico Ottobre è un chiaro esempio di come l’autore riuscisse con la sua musica ad appagare il committente e, allo stesso tempo, elevarla a strumento di denuncia.

3) Luca Francesconi, Duende / Rest (col legno)

Il duende è il demone del flamenco o, nella visione poetica di García Lorca, la forza sotterranea la cui potenza inaudita sfugge al controllo razionale. Per ritrovare quest’energia primigenia nel violino, Luca Francesconi ha programmato una discesa nelle note più oscure grazie alla complicità della violinista canadese Leila Josefowicz e dell’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Brad Lubman. Registrato a Milano, nell’ambito di serata in memoria a Luciana Pestalozza e Claudio Abbado, il disco accoglie anche un omaggio a Luciano Berio nel centenario della nascita. Privo di riferimenti diretti, il materiale musicale di Rest si basa sull'acrostico formato dal nome Berio, oltre che sui più importanti toni parziali dello spettro acustico delle due corde più basse del violoncello, qui animato da Jean-Guihen Queyras, mentre la SWR Symphonieorchester viene trasformata in un'enorme cassa armonica dello strumento solista.

4) Lucas & Arthur Jussen, Cantus / Reve / Peer Gynt (Deutsche Grammophon)

Oltre a calcare i più importanti palcoscenici di tutto il mondo, Lucas & Arthur Jussen non si sono di certo risparmiati sul versante discografico con ben tre pubblicazioni in formato digitale, già annunciate su CD per Deutsche Grammophon.

Dopo aver registrato Peer Gynt di Grieg nella versione per pianoforte a quattro mani, con Rêve il duo pianistico più versatile ed elettrizzante di oggi ripercorre il repertorio impressionista francese attraverso compositori meno noti (da Hahn a Tailleferre, passando per Koechlin e Debussy), mentre Cantus reinterpreta alcuni Corali di Bach attraverso il pianoforte, insieme alla toccante Pari intervallo di Arvo Pärt.

5) Ilya Gringolts e Francesco Corti, J. S. Bach: Sonatas for Violin and Harpsichord (Arcana)

È l’amore per Bach ad aver stimolato l’incontro tra Francesco Corti, tra i clavicembalisti più acclamati a livello internazionale, e Ilya Gringolts, violinista di straordinaria versatilità, impegnato nella musica contemporanea e, allo stesso tempo, guidato da una profonda passione per il repertorio barocco e per l'esecuzione storicamente informata, qui al suo debutto per l’etichetta Arcana. Due artisti brillanti e musicalmente curiosi, che in questo doppio disco si confrontano con le sei Sonate di Johann Sebastian Bach, il primo grande esempio di Sonate concertanti per tastiera e strumento melodico. Completa il programma Tertia deficiens, un brano del compositore americano Andrew McIntosh, nonché violinista barocco, commissionato appositamente per questo progetto al fine di creare un suggestivo ponte tra passato e presente.

6) Nicolò Umberto Foron, Berlioz - Boulanger (Deutschlandfunk)

Per il suo debutto discografico, il giovane direttore italo-tedesco Nicolò Umberto Foron ha scelto due composizioni del repertorio francese: D'un soir triste, una delle ultime composizioni di Lili Boulanger, prima donna a vincere il prestigioso Prix de Rome, e la Symphonie fantastique di Hector Berlioz. Scritti entrambi mentre i rispettivi autori avevano vent'anni, il capolavoro di Berlioz ha avuto un peso determinante nell'affermazione internazionale di Foron, che nel 2023 conquistò il podio del Donatella Flick Conducting Competition dirigendo proprio la Symphonie fantastique a capo della London Symphony Orchestra, mentre in questo disco è riproposta con la Deutsches Symphonie-Orchester.

7) Kammerakademie Potsdam, Fanny & Felix Mendelssohn: Sacred Music vol. 1 (Harmonia Mundi)

Con questo disco, a dir poco sorprendente, Harmonia Mundi avvia una serie di pubblicazioni, con brani di rara esecuzione, dedicate alla musica sacra dei fratelli Mendelssohn. Il primo volume contiene Christus op. 97, l’Oratorio rimasto incompiuto per la morte del compositore che, insieme ai più noti Paulus ed Elias, forma una vera e propria trilogia. Al Christus viene associato il Salmo 42, tra le vette più alte mai raggiute dall’arte di Mendelssohn, sebbene la vera sorpresa sia riservata in Lobgesang, la Cantata giovanile che Fanny compose per il primo compleanno del figlio Sebastian, il tutto interpretato dalla Kammerakademie Potsdam per la direzione di Justin Doyle.

8) Julien Libeer, Ravel. Piano & Chamber Music (Harmonia Mundi)

A quasi dieci anni dalla sua prima incisione su pagine di Ravel e Dinu Lipatti, per il quale il giovane pianista belga nutre più che una sincera ammirazione, Julien Libeer si imbatte in un triplo CD dedicato a composizioni pianistiche e da camera di Ravel, in omaggio al 150° anniversario della nascita del compositore francese. Tra queste Vocalise-étude en forme de habanera, che vede la presenza del violoncellista Bruno Philippe, e la Sonata per violino interpretata da Lorenzo Gatto, con il quale Libeer si è importo sul panorama internazionale dopo aver inciso l'integrale delle Sonate di Beethoven.

9) Benjamin Appl, Lines of Life: Schubert & Kurtág (Alpha)

Da quando si sono incontrati nel 2019, non si sono più lasciati. I protagonisti di questo interessante disco sono il baritono Benjamin Appl e il compositore György Kurtág. In attesa che il mondo musicale celebri il centenario della nascita di uno dei più grandi protagonisti del secondo Novecento, la scaletta alterna Lieder di Schubert e Brahms a brani vocali di Kurtág, alcuni dei quali in prima registrazione assoluta. L’intero progetto è stato curato dal compositore stesso, che qui collabora anche come pianista in alcuni brani di Schubert e Brahms, insieme a Pierre-Laurent Aimard e James Baillieu.

10) Daniel Harding, Britten: Our Hunting Fathers (Warner Classics)

Per celebrare il 50° compleanno del direttore d'orchestra Daniel Harding, Warner Classics pubblica la sua prima registrazione realizzata per EMI Classics quando, appena ventunenne, accompagnò il tenore Ian Bostridge in un programma interamente dedicato a opere vocali giovanili di Benjamin Britten, tra cui armonizzazioni di canzoni popolari inglesi e francesi, oltre a Sinfonietta, la sua prima opera strumentale. Alla testa della Britten Sinfonia, compagine inglese creata nel 1992, questa registrazione monografica diviene ora disponibile per la prima volta nella sua interezza in formato digitale.