Verso Udine

Due concerti di livello per anticipare il festival

Foto Davide Morandi
Foto Davide Morandi
Recensione
jazz
Udine Jazz San Giorgio di Nogaro - Cervignano
21 Giugno 2011
Prima di approdare nel capoluogo il festival Udin&Jazz avvia una “marcia di avvicinamento” portando concerti in alcuni paesi della provincia friulana. Spesso poi questi eventi riservano gradevoli sorprese, e in qualche caso presentano le proposte più convincenti. Il resto del programma dirà se sarà cosi, ma è certo che i concerti dell’Andrea Massaria 4tet a San Giorgio di Nogaro e del Marcello Benetti 5tet a Cervignano sono stati veramente notevoli. Il primo gruppo nasce dall’incontro del chitarrista triestino con il pianista Arrigo Cappelletti ed è completato dal violista Mat Maneri e dal batterista Nicola Stranieri. Free Jazz di elevata fattura, intimista e aperto ad enfasi liriche. Forte è l’influenza di quel pensiero che unisce la pratica improvvisativa con le musiche classiche e popolari, con echi barocchi e lusitani. Belle le composizioni originali di Massaria e Cappelletti e significativi gli omaggi a Carla Bley. La formazione ha appena pubblicato il cd “Metamorphosis”(Leo Records). Si nutre invece del ritmo o meglio dire dei ritmi irresistibili di New Orleans, dove il leader vive gran parte dell’anno, il progetto “Supuesto Blue” del batterista Marcello Benetti che firma tutte le composizioni presentate. Incastri ritmici e tematici, accelerazioni improvvise, umorismo e aperture solistiche di ricercata fattura sono la cifra del progetto. Documentato dal cd omonimo pubblicato da Caligola un paio di anni fa, il progetto ascoltato si avvale di alcuni musicisti tra i migliori jazzisti di ultima generazione: Enrico Sartori ai clarinetti , Simone Padovani alle congas, Silvia Bolognesi al contrabbasso, Domenico Caliri alla chitarra elettrica e l’ospite speciale Jeff Albert al trombone. Inutile citare i pregi dei singoli in quanto questa musica è il risultato di un costante dialogo paritario e la sua forza sta proprio nel saper esaltare l’apporto di ognuno in una dimensione collettiva. Nello spirito del Blues.

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