Un qu'art de siècle con Vinicio
Capossela in forma smagliante celebra i suoi 25 anni di musica.
22 dicembre 2015 • 2 minuti di lettura
Gran Teatro La Fenice Venezia
Il 2015 è stato un anno importante per Vinicio Capossela: un nuovo libro ([i]Il paese dei Coppoloni[/i], candidato al premio Strega), il successo crescente del Calitri Sponz Fest (di cui è direttore artistico) e il raggiungimento di diversi traguardi. Primo fra tutti, quello dei 25 anni di carriera. Con “Qu’Art de Siècle” Vinicio celebra metà della sua esistenza spesa per la musica e lo fa con quattro concerti a tema in altrettante location italiane di grande prestigio. Il concerto a La Fenice – luogo di per sé estremamente evocativo – ospita un Capossela in forma smagliante, accompagnato dai suoi collaboratori storici e da Mario Brunello (violoncello) e Danilo Rossi (viola), che impreziosiscono con i loro strumenti quasi tutti i brani. La città lagunare offre a Vinicio il tema centrale – i naufragi, veri o allegorici – su cui impostare una scaletta che pesca soprattutto da [i]Canzoni a manovella[/i] ("Bardamù", "Canzone a manovella", "Marajà", "Solo mia") e [i]Marinai, profeti e balene[/i] ("L’oceano oilalà", "Pryntyl", "La lancia del Pelide", "Le Pleiadi"), senza dimenticare qualche chicca degli anni novanta come "Corvo torvo", "Modì" e "All’una e trentacinque circa" (le ultime due proposte nei bis). C’è spazio persino per un sipario colto: Brunello da solo sul palco interpreta un brano dalla sua [i]Odusia[/i], e poi, con Rossi, un focoso adattamento della "Passacaglia" di Händel. Capossela torna cantando i Sonetti di Michelangelo (da [i]Renaissance[/i] di Eidel), e invocando infine pietas e speranza per questo difficile momento storico. Lo show si chiude con una versione da brividi di "S.S. dei Naufragati" e "Ovunque proteggi". «Non capita tutti i giorni di suonare in un posto così», dice alla fine dei bis, a giustificare le tre ore ininterrotte di musica. E sfidiamo chiunque a non essere d’accordo con lui.
Interpreti: Vinicio Capossela (voce, pianoforte), Vincenzo Vasi (theremin, effetti), Mauro Ottolini (ottoni), Glauco Zuppiroli (contrabbasso), Zeno De Rossi (batteria), Alessandro “Asso Stefana” (chitarre), Mario Brunello (violoncello), Danilo Rossi (viola)