Se il 66 è un 99

Per il Carnevale veneziano il Palazzetto Bru Zane presenta un’operetta di Jacques Offenbach

Le 66!
Le 66!
Recensione
classica
Venezia, Palazzetto Bru Zane
25 Febbraio 2022 - 27 Febbraio 2022

Anche il Palazzetto Bru Zane partecipa quest’anno al Carnevale veneziano, portando in scena Le 66! di Jacques Offenbach, che arriva a Venezia dopo una lunga tournée cominciata lo scorso luglio attraverso numerose piazze francesi e belghe compresa una tappa al Festival di Avignone.

Composta nel 1856 per i Bouffes-Parisiens, Le 66! non è fra le operette più note del centinaio composto da Offenbach, ma ne porta l’impronta felice anche nell’intreccio fin troppo ingenuo e infantile per esser preso sul serio. Protagonisti sono una coppia di tirolesi squattrinati, Frantz e Grittly, in cammino lungo le strade del Württemberg verso Strasburgo per dare consolazione alla sorella di Grittly fresca di (presunta) vedovanza. Frantz compra un biglietto della lotteria di Vienna sognando di vincere i 100 mila fiorini in palio con il numero 66. Il sogno pare avverarsi quando i due incontrano un mefistofelico venditore ambulante Berthold che li informa che il numero 66 è uno dei vincenti. Prima ancora di incassare la principesca somma, spinto dal venditore Frantz sperpera in abiti lussuosi e nel fazzoletto di seta a lungo sognato. Grittly sogna invece l’amore e resta delusa dalla fatuità del compagno. L’euforia si tramuta in disperazione quando Frantz si rende amaramente conto che il suo 66 è in realtà un 99. Ripiombato in miseria, recupera almeno l’affetto di Grittly e il cognato di quest’ultima, che altri non è se non l’ambulante Berthold.

Piacque molto al pubblico dei Bouffes-Parisien, più che per la facile morale (il denaro non fa la felicità, tanto per cambiare) ma specialmente per una serie di accattivanti numeri musicali che fecero subito centro. All’indomani della prima Le Figaro scrisse: “A sancire immediatamente il successo dell’operetta sono stati il duetto alla tirolese, la seconda parte del trio precedente e dei couplets sulla parola ‘cocasse’, declamati in modo assai spirituale. È questo il regno di Offenbach: in questo consiste la sua specialità e, dirò di più, la sua superiorità sui suoi colleghi”.

L’agile spettacolino allestito dalla regista Victoria Duhamel si propone soprattutto di far divertire e lo fa con un certo ingenuo garbo. Nello spazio non teatrale del Palazzetto Bru Zane non c’è molto spazio per un vero allestimento teatrale ma per fare spettacolo bastano pochi elementi di attrezzeria scelti Guillemine Burin des Roziers, i parodistici costumi alla tirolese di Emily Cauwet-Lafont ma soprattutto un piccolo e agile equipaggio fatto di tre cantanti, che sanno cantare ma anche muoversi ed essere spiritosi come nella migliore tradizione del teatro leggero francese, e di tre musicisti, che suonano bene ma partecipano anche al gioco scenico. I tre cantanti sono Lara Neumann, che è una Grittly romantica sotto una scorza ruvida, Flannan Obé, che è un Frantz babbione, e Paul-Alexandre Dubois, che è il diabolico Berthold ma anche l’imbonitore circense che rompe il ghiaccio con un preludio fatto di giochi di numeri con gli spettatori e poi strizza spesso l’occhio al pubblico con domande e lazzi durante l’esile azione scenica. I tre musici invece sono Rozenn Le Trionnaire al clarinetto, Lucas Perruchon al trombone e Christophe Manien al pianoforte, che si misurano con la spassosa e briosa trascrizione per tre strumenti di François Bernard.

Tutti esauriti i posti nella piccola sala del Palazzetto Bru Zane. Molti applausi e divertimento, bene prezioso in tempi di grande ansietà.

 

 

 

 

interpreti

Paul-Alexandre Dubois (Berthold), Flannan Obé (Frantz), Lara Neumann (Grittly)

 

regia

Victoria Duhamel

 

scene

Guillemine Burin des Roziers

 

costumi

Emily Cauwet-Lafont

 

luci

Félix Bataillou

 

ensemble

Rozenn Le Trionnaire (clarinetto), Lucas Perruchon (trombone), Christophe Manien (pianoforte)

 

 

Produzione Bru Zane France in coproduzione con Théâtre de Cornouaille – Scène nationale de Quimper, Maison de la culture de Bourges Scène nationale, Théâtre Montansier (Versailles), Opéra de Tours, Atelier lyrique de Tourcoing, CAV&MA - Namur Concert Hall con il sostegno dei laboratori dell’Opéra de Tours per la realizzazione di scene e costumi

Da un’idea del Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française (Venezia)

 

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