Sciortino e l'opera al pianoforte

Pagine di Liszt a Villa Necchi

Orazio Sciortino
Orazio Sciortino
Recensione
classica
Villa Necchi, Milano
Orazio Sciortino
21 Gennaio 2023

Fra le molte attività della Società del Quartetto di Milano, c'è anche Musica a Villa Necchi. Dal 2007 rassegna cameristica pomeridiana nell'ex tennis coperto delle residenza creata dall'architetto Portaluppi, in collaborazione col Fai (Fondo per l'ambiente italiano). L'acustica della sala è stata migliorata con pannelli assorbenti per contenere i riverberi della copertura in vetro, mentre per l'occasione il pubblico è stato disposto ai quattro lati della pedana al centro. Il primo degli appuntamenti è toccato a Orazio Sciortino che ha organizzato un programma dedicato a Liszt all'opera. Nessuna sorpresa se il pianista ha affrontato con disinvoltura e assoluta precisione le impervie difficoltà delle fantasie su Rienzi di Wagner, Romeo et Juliette di Gounot, Lucia  e Parisina di Bellini. Nell'intervallo ha anche spiegato come questo repertorio soffra ancora della fama di composizioni per funamboli della tastiera, al contrario dei due brani seguenti in programma, Danza sacra e finale da Aida e Morte di Isotta, che ha poi eseguito uno dopo l'altro con solo un attimo di silenzio sospeso senza applausi. Ottimo segno di riuscita. Più che variazioni sulla partiture originali, sono risultate vere e proprie meditazioni su Verdi e Wagner, un invito a scoprire cosa si celi dietro un ascolto che segue tracce riconoscibili, ma poi all'improviso si apre verso spazi ignoti. Il risultato è stato d'indubbio fascino. In chiusura Sciortino ha eseguito la notissima Parafrasi su Rigoletto e ha regalato due bis. Una sua divertita trascrizione del Fox-trot da L'enfant et les sortilèges di Ravel (quello della teiera e della tazza) e una trascrizione di Busoni su un intermezzo dalla sua Turandot. Considerato l'ottimo esito del primo concerto pomeridiano a Villa Necchi c'è solo da augurarsi altrettanto successo per i prossimi: il 4 febbraio Vagues Saxophone Quartet e l'11 il pianista Emanuele Arciuli, il 18 marzo l'ensemble Ichos Percussion, il 25 l'arpista Xavier de Maistre.


 

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

A Baden-Baden apertura in grande stile del Festival di Pasqua con l’opera di Richard Strauss con i Berliner Philharmoniker diretti da Kirill Petrenko

classica

Eseguita per la prima volta in Italia la Sinfonia dedicata a quei tragici giorni del 1944 dall’americano William Schuman

classica

Bologna: Singolare dittico per la lettura registica di Daniele Abbado