Nel circo della regina Semiramide

A Mainz rivede la luce dopo 260 anni la "Semiramide riconosciuta" di Gluck

foto Martina Pipprich
foto Martina Pipprich
Recensione
classica
Staatstheater Mainz Mainz
Christoph Willibald Gluck
16 Ottobre 2008
Basata sul vecchio libretto di Metastasio, nonostante l’accusa del poeta a Gluck di aver composto "una musica arcivandalica insopportabile", a Vienna l’opera ebbe grande successo che tuttavia non giovò alla sua diffusione. Grazie alla collaborazione fra Università e Staatstheater, dopo 260 anni rivede la luce a Mainz questa Semiramide nell’ambito del recupero integrale delle opere del compositore tedesco a cura della locale Accademia di Lettere e Scienze. L’opera, piuttosto convenzionale nella forma, è affidata alle cure di Peer Boysen, regista e scenografo assai navigato nel repertorio barocco. Boysen immagina l’azione in un circo, con il pubblico su tre lati e l’orchestra posta sopra la scena. L’azione non è limitata alla sola pista ma invade l’intera sala, gli effetti teatrali a vista vengono messi in moto dagli stessi cantanti che spesso sono a contatto con gli spettatori. Tutto questo, insieme con l’estrema cura del gesto e l’accurato lavoro sui recitativi (accompagnati da un basso continuo non ingessato, che si lascia andare a scherzi e strizzatine d’occhio all’oriente musicale), contribuisce ad uno spettacolo che è specialmente attento all’intrattenimento intelligente. La compagnia di canto è fatta in gran parte di quasi debuttanti che conquistano più per la freschezza che per l’esattezza della parola e dell’espressione musicale. In alcuni, comunque, si intuiscono ottime doti, come in Jasmin Etezadzadeh che regala un accattivante e sicuro Ircano, in Anna Catherine Wagner che è una Semiramide più amante che guerriera, e Egorov che supera le impervietà del virtuoso castrato Scitalce. Michael Millard non eccede in contrasti né in colori alla guida della modesta orchestra dello Staatstheater. Il pubblico si diverte e riserva calorosi applausi a tutti gli interpreti.

Note: Coproduzione con la scuola estiva internazionale "Singing Summer" della Hochschule für Musik di Mainz presso l'Università "Johannes Gutenberg" di Mainz. Altre rappresentazioni: 26 ottobre, 2 e 12 novembre, 10, 16, 23 e 30 dicembre 2008, 11 e 29 gennaio, 19 febbraio 2009.

Interpreti: Anne Catherine Wagner (Semiramide), Daniel Jenz (Mirteo), Jasmin Etezadzadeh (Ircano), Dmitry Egorov (Scitalce), Alexandra Samouilidou (Tamiri), Almerija Delic (Sibari)

Regia: Peer Boysen

Scene: Peer Boysen

Costumi: Peer Boysen

Orchestra: Philharmonisches Staatsorchester Mainz

Direttore: Michael Millard

Luci: Albrecht Villinger

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