Mozart in un Reality Show
Così fan tutte alla Scala con la regia di Carsen
06 novembre 2025 • 3 minuti di lettura
Milano, Teatro alla Scala
Così fan tutte
05/11/2025 - 26/11/2025Nell'affrontare per la prima volta Cosi fan tutte, Robert Carsen trasporta di peso i personaggi dell'opera mozartiana in un reality, tipo Temptation Island, condotto da Despina e Don Alfonso, a cui partecipano le due coppie per vincere un premio in denaro. A rischio di mettere in gioco i loro sentimenti, di subire o mettere in atto dolorosi tradimenti. Titolo dello show è il sottotitolo originale dell'opera, La scuola degli Amanti, che compare a caratteri cubitali nello studio televisivo creato in scena. La trama ordita da Mozart-Da Ponte regge in gran parte alla prova reality, ma perde per strada levità ed eleganza perché l'apologo del cinico illuminista si trasforma in una sorta di musical su un mondo di disperati o di imbecilli; questa la morale suggerita da Carsen, che risulta ben più sconfortante dell'originale. In compenso offre un lieto fine perché lo scambio di coppie consente di coronare il loro sogno d'amore. Lo spettacolo comunque fila liscio. Eliminato il sipario, l'ouverture viene eseguita mentre i tecnici allestiscono lo studio tv, i recitativi sono spesso fatti col microfono in mano, il palco rotante permette di usare anche una sala appartata con bar e una camerata con lettini. Spettacolare la partenza della gigantesca portaerei dove fingono di salire i due falsi coscritti, mentre "Soave sia il vento" viene per fortuna cantato quando si è dissolta l'immagine della nave, che sarebbe stata insensibile a qualsiasi mareggiata. Le scene firmate dallo stesso regista e da Luis F. Carvalho offrono continue sorprese, con perfino effetti da Lsd quando Despina travestita da dottore invece della magica calamita di Mesmer usa una chiavetta da computer e richiama in vita i due che fingono di avvelenarsi con l'arsenico. Ciò non toglie che lo spettacolo soffra di eccessive pesantezze, in parte dettate dalla necessità di colmare i vuoti, in parte dalla scelta del reality presa a tavolino, che impone la continua presenza di comparse che ballonzolano o scimmiottano i protagonisti. Gli esempi sarebbero tanti, come il saggio di ginnastica offerto dai marinai o il farraginoso rincorrersi delle coppie lungo la piscina, artificiale giardino di Venere.
Tutto questo apparato finisce purtroppo per distrarre, così che l'ascolto passa in second'ordine. Ed è un peccato perché la direzione di Alexander Soddy è risultata più che autorevole, con un ferreo controllo delle voci e dell'organico. La sua è stata una lettura di grande leggerezza e nitore, complice l'orchestra scaligera in piena forma. Il cast è di buon livello, primeggiano Elsa Dreisig (Fiordiligi) e Nina van Essen (Dorabella), mentre Sandrine Piau non è a proprio agio come Despina, sia per voce sia per dizione incomprensibile. Luca Micheletti e Giovanni Sala, rispettivamente Gugliemo e Ferrando, sono apparsi disinvolti e convincenti, anche come "tamarri" (in sostituzione dei tradizionali albanesi), peccato che Gerald Finley non abbia potuto rispettare il coté luciferino di Don Alfonso perché obbligato nel ruolo d'intrattenitore televisivo.
Al termine ovazioni per tutti, con una divertente sorpresa perché un cameramen inquadrava i cantanti e le comparse che si avvicendavano a ricevere gli applausi e i loro volti apparivano giganteschi e sorridenti sul grande schermo sopra la scritta a chiare lettere "Cosi fan tutti".