Metti una sera al Cabaret des Artistes

Al Teatro Due di Parma un vero e proprio locale chic e un po’ rétro miscela teatro e musica

Cabaret des Artistes (Foto Francesco Bianchi)
Cabaret des Artistes (Foto Francesco Bianchi)
Recensione
oltre
Teatro Due, Parma
Cabaret des Artistes
31 Gennaio 2019 - 09 Marzo 2019

Se il clima decadente e morboso della pièce teatrale Metti una sera a cena (poi divenuta anche un celebre film) di Patroni Griffi, della quale abbiamo parafrasato il titolo, ha più a che fare con la rappresentazione di Girotondo Kabarett, proprio da quest’ultimo spettacolo ha preso origine l’idea coltivata dalla fondazione Teatro Due di proporre una vera e propria rassegna dove questo luogo – al tempo stesso immaginario e tanto reale da impegnare stabilmente uno spazio del teatro parmigiano – si apre di sera in sera a nuovi racconti, tra un drink, un ballo e una canzone.

Abitando quindi uno Spazio Bignardi trasformato in un vero e proprio locale chic e un po’ rétro, dallo scorso gennaio e fino a metà marzo gli attori di Teatro Due, insieme a numerosi ospiti speciali, danno vita a trenta eclettiche serate, ideate grazie ad una programmazione varia e imprevedibile fra teatro, cabaret, musica e ballo, offrendo al pubblico l’originale possibilità di condividere insieme agli stessi artisti uno spazio informale e conviviale.

Così in una delle scorse sere ci siamo ritrovati seduti a un tavolino di questo locale, accolti dalle note sparpagliate con allegro coinvolgimento dalla Kleine Kabarett Orchestra – Anna Vita alla tromba, Elena Vita al sax, Simona Cazzulani al violino, Alessandra Mauro al pianoforte e Denise Miraglia alla batteria – impegnata per tutta la serata a restituire quel variegato caleidoscopio di atmosfere espressive scaturire dalle riletture di diversi brani reiventati con la consueta eleganza dal gusto sapiente di Alessandro Nidi.

Il titolo della serata, “L’asino che ride”, racchiudeva in un’atmosfera di divertito nonsense la sequenza di numeri che si sono susseguiti nelle due parti dello spettacolo – “Volver” e “Filosofia” – e che vedeva impegnati Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Nanni Tormen, Emanuele Vezzoli, Nicola Nicchi, Carlo Sella, Francesca Tripaldi, con la partecipazione di Roberta Bonora, Alessio Del Mastro, Ilaria Mustardino, Chiara Sarcona e Maria Sessa. Attraversando le scene di Tiziano Santi, vestendo i costumi di Gabriele Mayer e illuminati dalle luci di Claudio Coloretti, i diversi artisti si sono mossi tra palcoscenico e tavolini, incrociando battute, sguardi e passi di danza con un pubblico variegato e coinvolto, divertito dai diversi sketchproposti e catturato dai momenti più intensi. Tra riferimenti ad atmosfere sudamericane e ideali rimandi ai cabaret berlinesi e parigini, abbiamo inoltre idealmente condiviso un buon bicchiere di vino rosso con una scanzonata compagnia di attori “maturi”, composta dai bravi Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Gigi Dall’Aglio e Marcello Vazzoler, quattro vecchi amici al bar ai quali un Walter Le Moli in veste di attento cameriere riempiva con solerzia i bicchieri, suggellando tra gli applausi una serata di divertimento profumato di insolita e colta leggerezza.

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