"Mesopotamia", affresco magniloquente

A Istanbul prima mondiale della Seconda Sinfonia di Fazil Say

Recensione
classica
Istanbul Music Festival
23 Giugno 2012
Il Music Festival d’Istanbul è una finestra aperta sul mondo: dopo la prima di Giya Kancheli ("In Memory of Benyamin Sönmez"), è stata la volta della "Sinfonia n. 2 Mesopotamia” del pianista-compositore Fazil Say, che è l’eroe della borghesia progressista che fa muro contro l’incalzare dell’islamismo nel Paese, benché usi il linguaggio polveroso della tradizione. "Mesopotamia" è un affresco sinfonico di 55 minuti per orchestra di 130 elementi. Scrive Fazil Say: «Ho superato me stesso. Non credevo che ci sarei riuscito dopo la "Sinfonia n. 1"». Come un mago estrae dal cilindro una mirabolante panoplia di suoni e colori che travolge l’ascoltatore, ricca d’echi i più disparati (da Sostakovic a Debussy, da Ligeti a Ravel, da Kieslowski a Ennio Morricone… perfino le marce trionfali di "Ben Hur" e "Jesus Christ Superstar!). Di tutto e di più. Un affresco sonoro che descrive quel triangolo di terre stretto tra il Tigri e l’Eufrate, culla della civiltà, oggi martoriato dalle guerre di religione. Lacerato dagli integralismi. Grido di dolore? Requiem? Ballata? 10 quadri illustrati dalle note come in una colonna sonora ricchissima, basata sui contrasti timbrici e le progressioni della dinamica, scanditi dal gong cinese, che si abbatte come una clava sull’ascoltatore: anacronistico, eclettico, monumentale, retorico, pletorico. Il pubblico è in delirio: standing ovation interminabili! Un trionfo di fischi e urla sconosciuti in una sala da un concerto.

Note: 23/06/2012, Haliç Kongre Merkezi, Sütlüce Istnbul

Interpreti: pf Fazil Say

Orchestra: Borusan Istanbul Philharmonic Orchestra

Direttore: Gürer Aykal

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

A Baden-Baden apertura in grande stile del Festival di Pasqua con l’opera di Richard Strauss con i Berliner Philharmoniker diretti da Kirill Petrenko

classica

Eseguita per la prima volta in Italia la Sinfonia dedicata a quei tragici giorni del 1944 dall’americano William Schuman

classica

Bologna: Singolare dittico per la lettura registica di Daniele Abbado