Lo spazzacamino a teatro

Molto più di un concerto, un evento: il ritorno in Italia di Tom Waits.

AC

21 luglio 2008 • 2 minuti di lettura

D'Alessandro & Galli Milano

Molto più di un concerto. Evento mondano: con in platea, nel corso delle tre serate, i volti noti di Benigni, Capossela, Milva e altri ancora. Poiché il ritorno in Italia di Tom Waits col tour Glitter and Doom era davvero tale. E che ad accompagnarlo fosse in fondo una band di onesti turnisti - nessun Marc Ribot o Greg Cohen al suo fianco, in compenso il figlio Casey alla batteria - non ha tolto un’oncia di valore alle performance. Il carisma del personaggio è infatti gigantesco. Acconciato come una specie di spazzacamino, che ogni volta che pesta i piedi per terra solleva una nuvola di polvere, il vecchio Tom fa del pubblico ciò che vuole. Sollecita con misurata ruffianeria l’handclapping, chiama ai cori con sapienza consumata e gigioneggia senza pudore - giocando con un immaginario bulbo oculare reso pallina di gomma in “Eyeball Kid” e indossando a un certo punto un improbabile cappello a specchio che riflette le luci come uno stroboscopio - con la sua aria da orco buono, tipo uno Shrek assai più snello con voce da ventriloquo. E in musica, mette in scena un compendio antologico della propria imponente biografia discografica. A sua volta riassunto del Grande Novecento: Tin Pan Alley, Kurt Weill, Nino Rota, Howlin’ Wolf, Bob Dylan... Comincia luciferino – come in tutta la tournée: personificherà del resto il Diavolo nel prossimo film di Terry Gillian, "The Imaginarium of Doctor Parnassus" – con “Lucinda”, inanella classici da groppo in gola tipo “Tom Traubert’s Blues” e “Cold Cold Ground”, intona madrigali ebbri (“Innocent When You Dream”) e cadenza spastici rhythm’n’blues (“Make It Rain”) con naturalezza e senso dello spettacolo. E alla fine il teatro viene giù a forza di applausi, ovviamente.

Note: dal 17 al 19 luglio, al teatro degli Arcimboldi di Milano

Interpreti: Tom Waits: voce, pianoforte e chitarra. Seth Ford: basso. Vincent Henry: fiati. Omar Torrez: chitarra. Casey Waits: Batteria e percussioni. Sullivan Waits: percussioni e clarinetto Patrick Warren: tastiere.