King Kong va all'opera

De Rossi Re ha tratto il soggetto per la sua opera dal celebre film del 1933

Recensione
classica
OperaIncanto Terni
Fabrizio De Rossi Re
11 Novembre 2011
La creatività dei compositori italiani trova nelle opere dedicate ai ragazzi uno spazio che non esiste praticamente più nelle stagioni ufficiali dei grandi teatri. Che non sia un genere minore è dimostrato dall'Enfant et les sortiléges di Ravel, dal Retablo de Maese Pedro di Falla, da Noye's Fludde di Britten. Sarebbe sbagliato farne un ghetto. OperaInCanto ha esorcizzato questo rischio programmando "King Kong, amore mio" la sera per gli adulti e la mattina per le scuole. Non scostandosi di molto dalla linea seguita da questa piccola associazione umbra negli anni precedenti, quando ha commissionato opere su personaggi letterari diventati mitici, come il Dottor Jekyll e Robinson Crusoe, questa volta il soggetto è ricavato dal famosissimo film del 1933. Dunque argomenti che uniscono suspense e avventura a una certa complessità di significati. Neanche la musica ha nulla di infantilistico: Fabrizio De Rossi Re gioca abilmente con svariati registri linguistici, dal ruggito dello scimmione alle canzoni in stile retro, dall'aria operistica alla danza tribale, dagli strumenti tradizionali all'elettronica. Per gli adulti non è facilissimo seguire, ma i ragazzi - allenati dai giochini elettronici - hanno tempi di reazione rapidissimi e non si lasciano certamente spiazzare da questi fulminei cambiamenti. La regia di Luis Gabriel Santiago - anche autore del libretto - ha puntato sulle origini cinematografiche del soggetto, proiettando su uno schermo spezzoni del vecchio film, sequenze girate appositamente per l'opera e immagini dei cantanti riprese dal vivo. Esecuzione musicale di livello, affidata alla bacchetta di Fabio Maestri e a due dei migliori specialisti dell'opera contemporanea, Roberto Abbondanza e Sonia Visentin, affiancati da una brava danzatrice, Sara Libori.

Note: prima esecuzione assoluta - commissione OperaInCanto

Interpreti: Roberto Abbondanza, Sonia Visentin, Sara Libori

Regia: Luis Gabriel Santiago

Scene: Luis Gabriel Santiago

Coreografo: Sara Libori

Orchestra: Ensemble In Canto

Direttore: Fabio Maestri

Luci: Graziano Albertella

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