Il sinuoso immateriale
Gli Odwalla con Famoudou Don Moye alla nona edizione dell'Open World Jazz Festival.
15 novembre 2010 • 2 minuti di lettura

Open World Jazz Festival Ivrea
Mille rumori infiniti che diventano suono: ne sono pieni i palchi di tutto il mondo e ogni volta quel rimando all’anima dell’Africa ci tocca sempre ogni corda (in senso letterale, riferito al cuore) lasciandoci un po’ attoniti e insieme incalzati dal ritmo. Che bello sentire solo strumenti a percussione. Battiamo le mani a tempo. Il cerchio si chiude. Poi a casa tutti, che si ascolta Coltrane. Per Odwalla ogni storia è invece a sé. Puoi aver visto tutti i concerti di questo gruppo dai riflessi madreperlacei e sapere che nulla è scritto, che ogni incontro diventa un momento di festa: suonare insieme scambiandosi persino i ruoli - tra marimbe e djembé e vibrafoni e batterie nobilitate e steel drum - prima di tornare ognuno alle proprie latitudini. Voluto e creato da Massimo Barbiero, Odwalla è attivo dal 1989 con una formazione di base alla quale si aggiungono di volta in volta ospiti e danzatori: questa volta c’era Famoudou Don Moye, il "battito" dell'Art Ensemble Of Chicago. Giovedì 11 novembre, al Teatro Giacosa di Ivrea tutti i posti sono occupati da persone in grande aspettativa, del tutto ripagata: Don Moye, privo di parti e di un percorso tracciato, si diverte a seguire il corso del ritmo e l’altro magnifico ospite U.T.Ghandi si sposta talvolta alla marimba, dove improvvisa insieme a Barbiero. Serata coinvolgente di certo, benché la vera parola chiave di questo concerto sia "sinuoso", per sonorità e per gesti: la danzatrice Sellou Sordet appare sulla scena come un’onda di mare ventoso e ruba la calebasse a Doudu Tourre', mimando con essa la femminilità. Forse sta proprio in questo la grandezza di questo gruppo: rendere concreto e visibile l’immateriale. Un atto percussivo si fa nota, una movenza restituisce l’astratto. Tutto è compiuto e cristallino. Questo è Odwalla.
Interpreti: Massimo Barbiero: marimba, vibes, steel drum and percussions; Matteo Cigna: vibes, marimba, steel drum, dum dum; Stefano Bertoli: drums; Alex Quagliotti: drums, steel drum; U.T. Gandhi: drums and percussions; Andrea Stracuzzi: percussions, steel drum; Doudu' Kwateh: percussions; Doussu Tourre': dijembé; Papis Davo: dijembé e kora; feat. Famoudou Don Moye: drums and percussions; Compagnia di danza Aziza Daxo dal Benin, coreografo Gerard Diby.