Il mondo dentro l'igloo
L'eterogeneo linguaggio musicale di Remo Anzovino in concerto a Roma
Recensione
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In una gradevole serata dell'autunno romano Remo Anzovino, impegnato nel tour di presentazione del suo recente "Igloo", si è proposto nell'intima cornice del The Place insieme agli ottimi Marco Anzovino, alla chitarra, e Gianni Fassetta, alla fisarmonica. La dimensione cameristica giova a questo giovane pianista e compositore, che insieme ai suoi due compagni di viaggio riesce a trasportare l'ascoltatore in percorsi trasversali dove sono state abbattute le ultime barriere tra i vari generi. I territori che qui Anzovino tocca sono meno legati agli intenti 'sinfonici' di "Igloo" ma risultano ancor più convincenti, legati a sonorità mediterranee insaporite da qualche accento jazzistico e da un gioco leggero di melodie, ora malinconicamente sussurrate ora ripetute con passionale insistenza. Dichiaratamente non legato all'ultimo prodotto discografico, il concerto - come dice Anzovino - offre un tipo di musica dove sta all'ascoltatore impegnarsi per lasciar espandere la fantasia, l'invito è a un viaggio dove ognuno sceglie il percorso e la meta, fa poca differenza che siano le dune di un deserto africano o le onde di un mare in tempesta. Tra le note di brani come "Igloo", "Orchidea" o l'inedito "La sera", ci si lascia prendere volentieri dalle emozioni e si intraprende il viaggio che Anzovino ci invita a fare, l'ascolto è rilassante e piacevole, la sua musica non ambisce a traguardi di originalità ma sa comunque offrire un sapiente e variegato ventaglio di esperienze musicali diverse.
Interpreti: Remo Anzovino, pianoforte Marco Anzovino, chitarra Gianni Fassetta, fisarmonica
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