I giovani di Bohème

Al via la settimana pucciniana del Ravenna Festival

Recensione
classica
Teatro Alighieri Ravenna
Giacomo Puccini
09 Dicembre 2015
Il Ravenna Festival 2015 si chiude con un’appendice autunnale dedicata a Puccini: ideatrice dell’intero trittico pucciniano è Cristina Mazzavillani Muti, che della “Bohème” firma anche la regia. Una regia, com’è nel suo stile, che costruisce l’impianto scenografico attraverso sofisticate proiezioni su pareti neutre: in questa occasione, frammenti dai quadri simbolisti di Odilon Redon, continuamente cangianti per toni e colori; e sul palcoscenico, un paio di tavoli e qualche sedia esauriscono l’attrezzeria, ché la regia propriamente detta è costruita tutta su gesti e movimenti dei personaggi: leggeri e frizzanti nel primo atto, insolitamente cupi nell’ultimo, fino ad annullare nel presentimento di tragedia i lazzi dei quattro amici che precedono l’ingresso fatale di Mimì e Musetta (e Mimì morirà tra i fiori su una lastra tombale, come Giulietta). Ma la cifra più interessante di questa “Bohème” è la bellezza giovanile che sprizza da ogni interprete, tutti così ben inseriti nei panni del personaggio che propongono. Fresche e garbate anche le voci, a dimostrazione che i nuovi interpreti (qui quasi tutti italiani) non mancano affatto: Benedetta Torre è Mimì intensa e convincente, Alessandro Scotto di Luzio un Rodolfo di timbro splendido che corre però tecnicamente sempre sul filo del rasoio; Damiana Mizzi e Matias Tosi sono gli interpreti più solidi del cast come Musetta e Marcello; Daniel Giulianini e Luca Dall’Amico completano lodevolmente il quartetto degli amici artisti. A dirigere l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” è Nicola Paszkowski, cui non mancano le buone intenzioni nei passi più nuancé (“Ma quando vien lo sgelo”, “Quando men vo”), ma che perde troppo spesso il palcoscenico, là dove questi giovani cantanti avrebbero invece bisogno di una bacchetta vigilissima, che sappia guidarli e non rincorrerli.

Note: Foto © Silvia Lelli. Nuovo allestimento: coproduzione Ravenna Festival, Teatro Alighieri di Ravenna, Lithuanian National Opera and Ballet Theatre di Vilnius, Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Coccia di Novara.

Interpreti: Benedetta Torre (Mimì), Damiana Mizzi (Musetta), Alessandro Scotto di Luzio (Rodolfo), Matias Tosi (Marcello), Daniel Giulianini (Schaunard), Luca Dall'Amico (Colline), Giorgio Trucco (Benoît), Graziano Dallavalle (Alcindoro, Sergente), Ivan Merlo (Parpignol)

Regia: Cristina Mazzavillani Muti

Scene: Cristina Mazzavillani Muti

Costumi: Alessandro Lai

Orchestra: Orchestra Giovanile Luigi Cherubini

Direttore: Nicola Paszkowski

Coro: Coro del Teatro Municipale di Piacenza - Coro di voci bianche Ludus Vocalis

Maestro Coro: Corrado Casati - Elisabetta Agostini

Luci: Vincent Longuemare (light designer), David Loom (visual designer), Davide Broccoli (video programmer)

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