Giocolieri e ballerine della signora Ciccone

Madonna all'Olimpico: video, balletti e anche un po' di musica per uno show memorabile.

10 settembre 2008 • 2 minuti di lettura

Un momento dello show di Madonna a Roma (foto Morena Bassano)
Un momento dello show di Madonna a Roma (foto Morena Bassano)

Live Nation Roma

Madonna non canta più. Anzi forse non ha mai cantato, così come sabato ha cantato poche parole, a mezza voce, coperta dalle possenti coriste e facendo affidamento sulla poderosa macchina che la sostiene e la porta in giro. Può anche fare riferimenti critici al Papa, dedicando al pontefice un'emozionante "Like a virgin" a cappella che intona coralmente tutto lo stadio. Può anche puntare il dito contro politici invisi (forte il videomessaggio di rifiuto della guerra, a chiaro favore del candidato Barack Obama). Ma la ex - material girl batte tutti e riempie l'Olimpico. E non di teppisti che devastano i treni: una colorata massa di varia umanità, giovani - ma non solo - a rappresentare i sette colori della bandiera della pace omosessuale, cover girl in erba e personaggi bislacchi assortiti. Madonna si racconta attraverso video spettacolari, dalla fotografia coinvolgente, ritmata, che richiama Keith Haring e writers metropolitani. Ricorda a tutti che abbiamo poco tempo per salvarci e salvare il mondo ("4 minutes"), si permette di confondere i suoi successi con arrangiamenti di sapore rock (poco convincente come chitarrista...) e gitano. Ospita giocolieri balcanici che ballano ricreando l'atmosfera di un matrimonio o di una festa. Racconta storie con illustrazioni da film di animazione e si diverte a fare balletti che sembrano coreografie televisive. La regia, tutta intenta a far vedere - male - il volto della diva, spesso si scorda di trasmettere sui video-wall quanto succede sul palco. Madonna mescola tutto insieme, non concede bis e sfreccia verso l'albergo. Deve recuperare energie per il suo tour de force di 55 date in meno di quattro mesi, che la vedrà protagonista in Europa e Americhe fino al prossimo gennaio 2009.