Cavalleria dalla piazza alla sala da concerto

Tre esecuzioni con i complessi di Santa Cecilia diretti da Conlon

(foto Musacchio&Ianniello)
(foto Musacchio&Ianniello)
Recensione
classica
Accademia di Santa Cecilia Roma
02 Aprile 2012
L'esecuzione in forma di concerto è generalmente riservata a Mozart o a Wagner o all'opera contemporanea, insomma a quegli autori cui si attribuisce un notevole spessore musicale e anche intellettuale, per cui la rinuncia alla scena è compensata dalla possibilità di concentrarsi a fondo su altri aspetti. Non sarebbe questo il caso di Mascagni, a cui molti si ostinano a riconoscere tanta teatralità, e basta: ma ecco che ora anch'egli ha l'onore di essere accolto nella principale stagione sinfonica italiana, sul cui podio per altro era salito personalmente più volte per dirigere molte sue pagine operistiche. Con un'orchestra di buona qualità schierata davanti agli occhi bisogna essere sordi e ciechi per non rendersi conto che Mascagni non è affatto rudimentale, ma questo ce l'avevano già insegnato le registrazioni di Karajan, Bernstein, Prêtre e Sinopoli, in cui l'orchestra sale in cattedra. James Conlon non ha molto da aggiungere: la sua direzione è piuttosto analitica e dettagliata, a tratti perfino delicata, ma nei momenti clou dell'opera ritorna a far appello a toni roboanti e retorici, come se, gira e rigira, bisognasse cercare lì il vero Mascagni. Invece forse sono gli americani che faticano a capire il linguaggio passionale del melodramma italiano e, gira e rigira, finiscono per renderlo a tratti esagerato e volgare. Non è invece mai esagerata né volgare Luciana D'Intino, la cui voce comincia a risentire degli anni ma conserva la sua nobiltà naturale. Aleksandrs Antonenko manovra con buona padronanza una voce robusta e sicura ma dal timbro poco fascinoso (e la pronuncia ostrogota non l'aiuta a dare espressione a ciò che canta). Roberto Frontali è un carrettiere popolaresco ma non trucido. Last but not least il coro, cui si devono i momenti migliori della serata.

Interpreti: Luciana D'Intino, Aleksandrs Antonenko, Roberto Frontali, Elena Zilio, Marta Vulpi

Orchestra: Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Direttore: James Conlon

Coro: Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Maestro Coro: Ciro Visco

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Omaggio al compositore francese con Orazio Sciortino ed i Solisti del Teatro alla Scala

classica

Nell’anno del centenario si conclude all’Opera Nazionale Olandese la trilogia di opere pucciniane firmate del tandem Barrie Kosky alla regia e Lorenzo Viotti alla direzione d’orchestra

classica

La direzione di Valcuha, la regia di Guth, i cantanti ottimi e perfettamente affiatati hanno reso indimenticabile quest’edizione del capolavoro di Janacek