Angeli e demoni infiammano la loggia di Villa Medici

Una scatenata Simone Kermes incanta il pubblico romano.

Recensione
classica
Festival di musica barocca a Villa Medici Roma
28 Agosto 2009
Non è frequente trovarsi di fronte a uno spettacolo così coinvolgente, sia dal punto di vista musicale che da quello scenico, come quello che ha concluso ieri sera il Festival di musica barocca organizzato nella splendida cornice di Villa Medici, sede dell'Accademia di Francia a Roma. Voluto dall'ex direttore Frédéric Mitterand, di recente rientrato in patria per assumere l'incarico di Ministro della Cultura, e curato artisticamente da Alessandro Di Profio, questo primo ciclo estivo di concerti ha trovato nel soprano tedesco Simone Kermes una formidabile protagonista di alto livello espressivo, che ha saputo trascinare il pubblico all'interno di un programma dal suggestivo titolo di "Angeli e demoni". Proponendo diverse arie tratte dal melodramma italiano del ‘700, quelle stesse arie che furoreggiavano nei teatri e nei salotti di tutta l'Europa, la Kermes ha giocato sui forti contrasti del repertorio barocco, lasciando che la propria voce si distendesse fino ai sublimi sussurri di pagine come "Morte amara" dal "Lucio Papirio" di Porpora, per poi scatenarsi con un virtuosismo impeccabile nelle ardite note di "Agitata da due venti" dalla "Griselda" di Vivaldi, dove le intense capacità 'teatrali' della cantante - in primis il suo sguardo 'elettrico' - hanno dato una marcia in più a una serata di alto valore musicale. Eccellente tutto il gruppo strumentale "Le Musiche Nove", diretto da Claudio Osele, che ha trovato nel primo violino di Enrico Casazza un riferimento impeccabile nei brani strumentali inseriti nel programma. Tra i richiestissimi bis anche un omaggio a Kurt Weil, adattato in modo esemplare alla 'band' di strumenti barocchi e interpretato dalla Kermes con estrema passionalità.

Interpreti: Simone Kermes, soprano Le Musiche Nove, direzione Claudio Osele Enrico Casazza, Isabella Longo, violini Giuseppe Mulè, violoncello Francesco Tomei, viola da gamba/contrabbasso Marco Pesci, tiorba/chitarra barocca Andrea Perugi, clavicembalo

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