Early music stories #138

Palestrina 2.0 per l’inaugurazione della stagione da camera della Accademia Filarmonica Romana

PS

13 novembre 2025 • 1 minuto di lettura

De Labyrintho in prova nella Sala Casella della Accademia Filarmonica Romana (© Paolo Scarnecchia)
De Labyrintho in prova nella Sala Casella della Accademia Filarmonica Romana (© Paolo Scarnecchia)

Nell’anno delle celebrazioni per il quinto centenario della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina l’Accademia Filarmonica Romana ha scelto di inaugurare la sua nuova stagione da camera nel Teatro Argentina con una particolare versione del Cantico dei cantici del compositore rinascimentale.

Pur rispettando la sequenza dei testi di questo ciclo di mottetti, una parte dei suoi  versi è stata musicata exnovo da Francesco Leineri che ha partecipato alla esecuzione  della composizione di Palestrina, da lui parzialmente rivisitata con degli ampliamenti testuali in diverse lingue oltre il latino, suonando le percussioni e mixando i suoni preregistrati del live electronics.

I cantori dell’ensemble vocale De labyrintho diretto da Walter Testolin affiancati anche da Samuele Telari (fisarmonica) e Elide Sulsenti (violoncello) hanno intonato la musica di Palestrina con gli innesti di quella di Leineri senza soluzione di continuità in un percorso sonoro originale organizzato come una espansione multidirezionale della sensualità e del sentimento del poema biblico.

Nell’intervista Testolin e Leineri raccontano come è nata l’idea di questo progetto e quali sono le caratteristiche sia di quest’opera della maturità di Palestrina, sia del  significato della ricomposizione di alcune sue parti. Gli esempi musicali presenti nel corso della conversazione sono stati registrati precedentemente durante le prove nella Sala Casella dove ha sede la storica istituzione musicale italiana.