Una Parma resiliente reinventa il Festival Verdi 2020

Dall’11 settembre al 10 ottobre “Scintille d’Opera” tra Parma e Busseto: tra i titoli Macbeth ed Ernani in forma di concerto, oltre alla Messa da Requiem dedicata alle vittime della pandemia.

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Teatro all'aperto al Parco Ducale
Teatro all'aperto al Parco Ducale

È stato presentato ieri in veste rinnovata il Festival Verdi di Parma che, con il titolo “Scintille d’Opera”, intende festeggiare dall’11 settembre al 10 ottobre i suoi vent’anni nel teatro all’aperto appositamente allestito al Parco Ducale, abitando inoltre altri luoghi tra Parma e Busseto.

 

Anche se l’utilizzo di un termine ormai inflazionato come “resilienza” può rischiare di annacquarne il significato, possiamo comunque ritrovarne la pregnanza nella capacità di Parma e del suo territorio di reagire a pochi mesi dal congelamento delle iniziative legate a Parma Capitale della Cultura 2020(ormai ufficialmente rimandate al 2021), facendo fronte ad una situazione che – al di là del versante più drammatico legato all’aspetto sanitario che ha colpito questa terra, così come altre parti del nostro Paese – rischiava di compromettere anche il Festival Verdi.

 

Riletto quindi alla luce delle disposizioni relative alla fase post pandemica Covid-19, il cartellone è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa tramessa in streaming che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del sindaco di Parma e presidente della fondazione Teatro Regio Federico Pizzarotti, del direttore generale del Teatro Regio Anna Maria Meo, del direttore musicale del Festival Verdi Roberto Abbado, della curatrice di Verdi Off Barbara Minghetti e dell'assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra.

 

«Confermare questa edizione del Festival Verdi, quella dei XX anni, rappresenta anzitutto un forte segno di ripartenza anche culturale del nostro territorio», ha dichiarato il sindaco Pizzarotti, mentre Anna Maria Meo ha sottolineato come «abbiamo lavorato da subito incessantemente nel desiderio di celebrare il XX Festival Verdi. Con le istituzioni, i lavoratori del Teatro Regio, Francesco Izzo, Direttore scientifico del Festival Verdi, abbiamo seguito con attenzione gli sviluppi della pandemia, le indicazioni fornite dall’autorità a garanzia della salute pubblica, analizzato i diversi scenari possibili e variato più volte i relativi piani organizzativi per farci trovare pronti alla ripartenza». «Ritrovare finalmente un contatto reale con il pubblico – ha dichiarato Roberto Abbado – è per gli artisti una gioia immensa, una ricompensa del sacrificio di una lunga attesa e del silenzio, che ci consente di restituire alla comunità, a nostra volta, ciò che sappiamo fare meglio e che dà senso alle nostre esistenze: il dono della musica». Anche l’assessore Guerra ha evidenziato come «ripartire a settembre, con il Festival Verdi che rappresenta per noi l’evento internazionalmente più riconosciuto – sebbene quest’anno proprio il respiro internazionale sarà penalizzato dalle difficoltà nei trasporti – è un segno importante per la città: ripartiamo da lì, da una riprogrammazione che dimostra la nostra capacità di sapere persistere nelle nostre azioni, tenendo fede alla nostra volontà, ai nostri desideri e ai nostri bisogni culturali».

 

Tra gli appuntamenti principali troviamo Roberto Abbado alla guida della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma, interprete di Macbeth (11 e 13 settembre, in forma di concerto) nella versione di Parigi del 1865 in prima esecuzione in tempi moderni, oltre che della Messa da Requiem (18 settembre, dedicata alle vittime della pandemia), mentre Ernani (25 e 27 settembre, in forma di concerto) è diretto per la prima volta da Michele Mariotti (sempre sul podio della Toscanini). Presente anche Valerij Gergiev (2 ottobre) per un concerto sinfonico con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, mentre Luca Salsi è il protagonista del Gala Verdiano (10 ottobre). Grazie alle commissioni in prima assoluta realizzate dalla Società dei Concerti di Parma, per “AroundVerdi” Luigi Lo Cascio (6 ottobre) e Marco Baliani (9 ottobre) raccontano e interpretano Macbeth e Rigoletto accompagnati rispettivamente dal Quartetto Leonardo e I Filarmonici di Busseto. E ancora, un Caravan versiamo accompagna La traviata a incontrare il pubblico nelle piazze di Parma, Busseto e Zibello, mentre la rassegna “Verdi Off” inaugura la sua V edizione portando Verdi sotto casa e chiamando gli artisti a diventare “cantastorie verdiani”.

 

Per informazioni e programma completo: www.teatroregioparma.it.

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