Tutti i suoni di NovaraJazz 2023

Al via il 1° giugno il Novara Jazz Festival, con Rob Mazurek, Nicole Mitchell, Flat Earth Society Orchestra e molto altro

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Rob Mazurek Novara Jazz

Già negli scorsi mesi Novara si è preparata – con anteprime e concerti collaterali, soprattutto nello splendido nuovo spazio Nòva, ricavato nell’ex caserma Passalacqua – al suo festival principale. Ora, dal 1° all’11 giugno, NovaraJazz Festival ritorna per la sua edizione numero 20. 

È – come al solito – un’edizione di prestigio, con non poche rarità per gli amanti delle musiche più originali in circolazione e – come al solito – con un'attenzione speciale per i progetti più ballabili, nel segno tanto della ricerca quanto della dimensione della festa.

– Leggi anche: Novara Jazz, la ricerca e la festa

La formula è quella consueta dei due lunghi weekend, per una cinquantina di appuntamenti totali: più orientato all’Italia il primo, più internazionale il secondo, che ospita anche i “pezzi forti” di quest’edizione.

I nudi numeri parlano di oltre 200 musicisti coinvolti, di cui 150 italiani e 120 under 35 – a conferma di una vocazione alla ricerca del nuovo.

Alla categoria – mentale più che anagrafica – risponde sicuramente il principale protagonista dell’edizione, ovvero Rob Mazurek, che sarà a Novara il 10 e 11 giugno con ben tre progetti diversi: la Exploding Star Orchestra, New Future City Radio con Damon Locks e l’ormai celebre Chicago/Sao Paulo Underground.

Nel cartellone principale occhio poi al flauto solo di Nicole Mitchell nella Basilica di San Gaudenzio, location imperdibile che regala spesso concerti memorabili (10 giugno) e a quello di Joe McPhee, anche insieme al Mitelli Trio (11 giugno); alla belga Flat Earth Society Orchestra (9 giugno), alle pianiste Angelica Sanchez (10 giugno) e Veryan Weston (11 giugno), quest’ultima alle prese con un solo di organo e una nuova composizione in anteprima mondiale; ai due duetti tra il chitarrista Adriano Viterbini e il contrabbassista Enzo Pietropaoli (3 giugno) e tra Antonello Salis e Sandro Satta (4 giugno).

Da segnalare anche due produzioni del Centro WeStart – TUN - Torino Unlimited Noise e Anais Drago - Terre Ballerine – rispettivamente 4 e 9 giugno.

Chiusura ballabile, come di consueto, domenica 11 sera, con l’afro pop psichedelico dei sudafricani BCUC - Bantu Continua Uhuru Consciousness. Ma occhio anche al “contorno”, sempre ricco, fra mostre, session e biciclettate nella natura.

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