Sei gradi a Genova
Un nuovo festival jazz a Genova
13 novembre 2025 • 2 minuti di lettura
Un nuovo festival jazz a Genova, dipanato su due mesi di programmazione, con un’identità nuova tutta da sperimentare ma decisamente allettante, secondo quanto promette il nome della rassegna, in programma dal 14 novembre al 18 novembre in due distinte sedi: la splendida settecentesca Villa Durazzo Bombrini di Cornigliano, lo storico Louisiana Jazz Club di via S.Sebastiano, tra i più antichi jazz club della Penisola, direzione artistica del Festival, organizzato dalla Fondazione del terzo settore Entroterre.
Si chiama Sei Gradi Festival, e ogni riferimento alla celebre teoria elaborata negli anni Trenta dallo scrittore ungherese Frigyes Karinthy, per la quale ogni essere vivente sul pianeta può essere collegato attraverso una catena di relazioni con non più di cinque intermediari, è puramente voluto. Così come voluto è il richiamo a celebre programma di Radiotre, con la presenza del giornalista e scrittore Luca Damiani.
Venerdì 14 novembre apre al Louisiana il Trio guidato dal chitarrista virtuoso LeBurn Maddox, già al fianco di giganti come James Brown e Albert Collins, il giorno successivo incontro tra le note dell’Alberto Tacchini Trio e il “live panting” degli studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Il primo appuntamento a Villa Bombrini è il giorno successivo, con Chet is Back! connubio tra musica e parole con il trombettista Felice Reggio, specialista di Chet Baker e la voce di Donatella Chiabrera.
Di nuovo al Club nel centro di Genova il 22 per Louisiana Poetry Slam, performance ad alta temperatura emotiva tra sei poeti contemporanei.
Luca Damiani entra in scena venerdì 5 dicembre con i dialoghi dei Sei Gradi sulle connessioni inattese, preparati con una speciale attenzione per come Genova sta cambiando: primo ospite Simone Zanchini, fisarmonicista avventuroso tra jazz, elettronica e note sperimentali, ben noto anche per le collaborazioni con musicisti come Paolo Fresu e Gianluigi Trovesi.
Sarà proprio un jazzista genovese illustre cresciuto nell’ambito del Louisiana e diventato una stella internazionale a chiudere il nuovo Sei Gradi Festival a Villa Bombrini il 18 dicembre. A colloquio con Luca Damiani, Edgardo “Dado” Moroni, pianista saldamente radicato nella storia del jazz classico e moderno.