Ravenna Festival 2023 nel segno di Calvino

“Le città invisibili” è il titolo della XXXIV edizione del festival che si terrà dal 7 giugno al 23 luglio e sarà inaugurato da Laurie Anderson e Martha Argerich

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Paludis Regina (Nicola Montalbini)
Paludis Regina (Nicola Montalbini)

Si terrà dal 7 giugno al 23 luglio la XXXIV edizione del Ravenna Festival, manifestazione che in questo 2023 viene titolata “Le città invisibili” in omaggio a Italo Calvino in vista del centenario della sua nascita che scoccherà il prossimo 15 ottobre.

Il celebre romanzo dello scrittore appare quindi come un significativo pretesto per riflettere sulla duplice natura della “città”, emblema della comunità e della sua crisi, offrendosi anche quale simbolico viatico per la condivisione di esperienze, memorie e desideri incarnati dai luoghi ideali richiamati dal “viaggiatore visionario” tratteggiato dallo stesso Calvino.

Laurie Anderson
Laurie Anderson

Presentato sabato scorso al Teatro Alighieri, il cartellone 2023 del Ravenna Festival è stato introdotto dal sovrintendente Antonio De Rosa e presentato dai direttori artistici Franco Masotti e Angelo Nicastro, illustrando un cartellone che prevede oltre 100 alzate di sipario e più di mille artisti coinvolti.

Martha Argerich (foto Adriano Heitman)
Martha Argerich (foto Adriano Heitman)

Dopo la doppia inaugurazione del 7 e 8 giugno, protagoniste rispettivamente Laurie Anderson e Martha Argerich affiancata da Mischa Maisky, il ricco percorso del festival si dipana fino al 23 luglio. Dal 15 al 20 dicembre, Riccardo Muti – già sul podio della sua Cherubini per Le vie dell’Amicizia (7, 9 e 11 luglio) e un concerto con Támas Varga previsto per il 20 luglio – dirige un trittico composto da un gala verdiano e due titoli d’opera del repertorio italiano nell’ambito della “Trilogia d’autunno” tra il 15 e il 20 dicembre.

Riccardo Muti - Orchestra Cherubini (foto Silvia Lelli)
Riccardo Muti - Orchestra Cherubini (foto Silvia Lelli)

Tornando al programma estivo, nell’ampio ventaglio di solisti troviamo, solo per citarne alcuni, Anne-Sophie Mutter (22 giugno), Leōnidas Kavakos (14, 15 e 18 giugno), Yefim Bronfman (24 giugno) e Beatrice Rana (6 luglio), quest’ultima impegnata in una Soirée Rachmaninov per una serata con le stelle del balletto, mentre il programma di danza prevede, tra l’altro, anche la prima italiana di WE, the EYES di Emio Greco e Pieter C. Scholten. Ai titoli che esplorano il volto terribile della civiltà si contrappone la celebrazione del dialogo fra culture e mondi sonori: dal pacifismo di Acarnesi di Aristofane riletto da Marco Martinelli a Yellow Shark di Frank Zappa e le Folk Songs di Luciano Berio.

Stefano Bollani (foto Valentina Cenni)
Stefano Bollani (foto Valentina Cenni)

Tra gli altri artisti ospitati in un folto programma che conferma anche per questa XXXIV edizione lo spirito trasversale e multidisciplinare del Ravenna Festival, troviamo ancora Stefano Bollani, Aurora, The Tallis Scholars, Tenebrae Choir, King’s Singers, Sinfonia Varsovia, Eleonora Abbagnato, Sergio Bernal, Fatoumata Diawara, Niccolò Fabi, Fast Animals and Slow Kids, Sergio Rubini, Moni Ovadia, Federico Buffa, Mike Stern e tanti altri. Non mancano, infine, gli appuntamenti “fuori porta” a Cervia-Milano Marittima, al Pavaglione di Lugo e a Palazzo S. Giacomo di Russi.

Prevendite attive a partire da giovedì 16 marzo, mentre tutte le informazioni e il calendario completo degli appuntamenti si può consultare sul sito www.ravennafestival.org.

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